Sequestrato viadotto sulla Messina-Palermo, rischio crollo. Questa è la Sicilia

Ad ogni elezione la politica regionale e nazionale si infervora dandosi battaglia sulla realizzazione o meno del ponte sullo Stretto di Messina. Ma mentre si discute, con rimpalli di responsabilità e nuove strampalate idee e conferenze di servizio, in Sicilia i ponti crollano o rischiano di farlo. Come rischia di avvenire sull’autostrada Messina-Palermo, quella che una volta fu indicata come tra le più moderne. E meno male. Il gip del tribunale di Patti, Andrea La Spada, ha disposto il sequestro del viadotto “Furiano” (carreggiata lato monte) lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo nel territorio del comune di Caronia, disponendo l’assoluto divieto di transito veicolare per rischio crollo. Il provvedimento è scattato “in ragione delle gravissime criticità infrastrutturali dell’arteria autostradale, la quale, sulla scorta di molteplici evidenze, potrebbe essere anche a rischio crollo”.

In merito al sequestro interviene il Cas – Consorzio Autostrade Siciliane, precisando in una nota che “la campata lato monte del viadotto ‘Furiano’ è stata chiusa dallo scorso 11 novembre, proprio per gravi ragioni di sicurezza. Il traffico veicolare avviene attualmente a doppio senso di circolazione sull’altra campata autostradale, estranea al sequestro”. “Prendo atto del doveroso provvedimento della magistratura”, dichiara il presidente Filippo Nasca, insediatosi appena ieri alla guida del Consorzio. “La struttura gestionale e tecnica dell’ente sta predisponendo le misure necessarie per ripristinare le condizioni di piena agibilità del viadotto, che tuttavia richiederanno del tempo – aggiunge -. Mi sono sentito telefonicamente anche con l’Assessore regionale delle Infrastrutture, col quale abbiamo ovviamente concordato sulla necessità immediata di assicurare in ogni modo e con l’urgenza del caso la sicurezza degli automobilisti”.

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