SEGNALATE ALL’A.G. PER MINACCE ED INGIURIE

Sei persone vittoriesi incensurate, tre uomini e tre donne, appartenenti a due diversi nuclei familiari abitanti nel medesimo palazzo in una zona centrale della città, sono state segnalate all’autorità giudiziaria perché ritenute responsabili dei reati di minacce ed ingiurie. La vicenda, accaduta due giorni fa, scaturisce da difficili rapporti di vicinato perduranti nel tempo che sono sfociati in una pesante lite tra i componenti dei due nuclei familiari a seguito del parcheggio dell’autovettura di uno di loro davanti al passo carrabile dell’altro. La lite, che non è sfociata in rissa grazie anche al tempestivo intervento della Volante del Commissariato, è stata particolarmente accesa ed i componenti i due nuclei familiari si sono vicendevolmente insultati e minacciati. Uno dei sei soggetti è stato segnalato anche per danneggiamento  in quanto, con un oggetto appuntito, ha rigato l’autovettura parcheggiata davanti al passo carrabile. Dopo l’intervento degli operatori, i litiganti venivano invitati a mantenere la calma e ad adire le vie legali per far valere i loro diritti motivo per cui gli appartenenti ad entrambi i nuclei familiari hanno sporto regolare reciproca querela.

 

Nella giornata di ieri, personale della squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato di Vittoria ha notificato alla titolare di un bar di via Magenta e ad un noleggiatore di videogiochi un ordine di ingiunzione di pagamento, per l’importo di oltre 8.000,00 euro ciascuno, emesso dall’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato di Palermo. L’ingiunzione fa seguito ad una sanzione comminata nei mesi scorsi ai due soggetti dagli operatori del Commissariato in quanto all’interno del pubblico esercizio vennero trovati due apparecchi videogiochi non conformi alla vigente normativa. I due apparecchi vennero sequestrati ed ora si procederà alla confisca. I due soggetti sanzionati allora per poco più di 1000,00 euro ciascuno non hanno ottemperato al versamento di quanto dovuto e, pertanto, è ora arrivata l’ingiunzione di pagamento che, fra interessi di mora e tasse varie, ha raggiunto la cifra di cui sopra.

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