SE LE COSE STANNO COSÌ

Ieri avevamo ripreso una notizia diffusa dalla stampa regionale inerente lo stanziamento di fondi da parte del Comune di Palermo per l’acquisto di 10 iPhone 5 per i componenti la Giunta.

Al riguardo la nostra posizione era critica nei confronti di una scelta che ci sembrava troppo prudente: ritenevamo e riteniamo che la spending review, come dice lo stesso termine, è una revisione della spesa, non necessariamente un contenimento, quindi eravamo dell’opinione che nell’ottica di ottimizzare i processi di comunicazione degli Amministratori ( la maiuscola non ci vorrebbe, ma siccome così scrivono la parola all’Ufficio Stampa del Comune di Palermo, non si sa mai ) era meglio spendere bene i soldi e comprare dei satellitari di ultima generazione.

Non sempre le opinioni possono essere condivise: c’è chi ha parlato di “schiaffo ai siciliani, … peggio di un pugno nello stomaco”, di necessità, da parte degli Amministratori palermitani, di “pensare più ai palermitani e meno alle dotazioni lavorative. Lo stesso Comune, con una dichiarazione del Sindaco, ha espresso la netta convinzione, ammettendo che la notizia era ‘tecnicamente corretta’, che sarebbe uno sperpero di denaro pubblico, il tutto, comunque, da riportare nell’ambito di un malinteso naturalmente chiarito.

E fa piacere come dall’uscita della notizia, intorno alle 16 di ieri 15 gennaio, si sono immediatamente attivati per verificare la situazione, inoltrando una precisazione tramite commento ad un articolo, a firma dell’Ufficio Stampa del Comune, che porta addirittura l’ora delle 20.40.

Si può dire che si è messa in moto la macchina del Comune per tranquillizzare i cittadini.

E’ opportuno quindi ribadire che si è trattato di un malinteso e, siccome siamo nella terra di Pirandello, ci piace riportare i chiarimenti ribaditi nelle dichiarazioni e nei comunicati, facendo però una premessa: queste cose non succedono solo da noi, l’Italia è piena di anomali, forse pur sempre legittimi, utilizzi di denaro pubblico. Si deve dire che il riferimento a Pirandello è anche fuori luogo, perchè altrove le giustificazioni e le motivazioni non sono meno degne di una commedia.

Torniamo nella nostra terra e cerchiamo di capire cosa era successo.

A testimonianza delle competenze che sono patrimonio della Giunta del Comune capoluogo della regione, si scopre che il modello Galaxi S della Samsung è vittima di malfunzionamenti che ne consigliano la sostituzione. Evidentemente tutti i cellulari in dotazione manifestavano gli stessi difetti, tanto che la Samsung li avrà ritirati dal mercato.

Invece di rivolgersi al fornitore per una normalissima assistenza ed eventuale sostituzione, peraltro prevista da tutti i contratti di acquisto, specie per quelli di forniture aziendali, si decide per la sostituzione con altro modello e qui scatta il malinteso !?! Naturalmente, perché è normale che se non mi funziona la Panda, la restituiscono e vado a comprare il Porsche.

C’è la Tim, già fornitrice dei Galaxi S, che, tramite la Consip, agenzia ministeriale per gli appalti, propone il contratto biennale per gli iPhone, gli Amministratori pensano !?! che tutto ricada nello stesso contratto, gli Uffici ritengono, invece, di dover predisporre adeguata determina per venire incontro alle esigenze sopravvenute della Giunta.

Una normale commedia degli equivoci. Ah! se Pirandello e tanti suoi colleghi fossero ancora vivi !

Si resta talmente basiti che è opportuno aggiungere ulteriori commenti.

 

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