Scuola finita per tutti… tranne che per i maturandi. ChatGPT indovina le tracce della prima prova?

La scuola è ufficialmente finita. Questa settimana, tra sorrisi, gite, giochi e feste organizzate da studenti e insegnanti, si sono chiusi i cancelli per migliaia di ragazzi e ragazze in tutta Italia. Un momento sempre carico di emozioni: si salutano i compagni di classe, ci si dà appuntamento a settembre (o alla scuola superiore, per chi ha concluso un ciclo) e si comincia a respirare l’aria dell’estate.

Per quasi tutti, è tempo di pausa. Tranne che per i maturandi. Per loro, la fine della scuola segna l’inizio di un conto alla rovescia serrato. L’appuntamento è per mercoledì 19 giugno, quando oltre mezzo milione di studenti affronteranno la prima prova scritta dell’esame di Maturità, quella di italiano. E come ogni anno, a pochi giorni dalla fatidica data, impazzano i pronostici su quali saranno le tracce. Quest’anno, tra chi tenta di indovinare, c’è anche ChatGPT‑4o, l’ultima versione dell’intelligenza artificiale di OpenAI.

Chiaramente l’IA non ha accesso alle scelte del Ministero, ma riesce a elaborare ipotesi credibili sulla base di dati, tendenze culturali, ricorrenze e tracce del passato. Ed è proprio questo il gioco che in tanti stanno facendo: confrontarsi con le previsioni dell’algoritmo per arrivare più pronti – o almeno meno in ansia – al grande giorno.

Secondo ChatGPT, per la Tipologia A (analisi del testo), i nomi più “caldi” sono Gabriele D’Annunzio, Italo Calvino e Eugenio Montale. Tre classici molto amati (e temuti), ma anche tra i più rappresentativi della letteratura del Novecento. Non mancano le sorprese, come una possibile attenzione a Elsa Morante, meno presente nelle prove degli ultimi anni.

Per la Tipologia B (testo argomentativo), i temi potrebbero spaziare dalla memoria storica alla libertà d’informazione, dalle conquiste civili alla Costituzione. Mentre per la Tipologia C – il tema d’attualità – l’intelligenza artificiale punta su questioni molto sentite dai giovani: intelligenza artificiale, crisi climatica, salute mentale, parità di genere, conflitti internazionali.

Nessuna previsione, ovviamente, può sostituire la preparazione. Ma il “tototema” resta un rituale irrinunciabile: un modo per sentirsi parte di un’attesa collettiva, per allenare il pensiero e per affrontare l’ignoto con qualche strumento in più.

Per gli studenti italiani, giugno inizia con una parentesi leggera e meritata. Per i maturandi, invece, è il momento della concentrazione. Che il tema sia su Montale o sull’IA, resta un punto fermo: l’Esame di Stato è ancora un passaggio importante, personale, e irripetibile. Anche se a suggerirti le tracce, quest’anno, potrebbe essere un’intelligenza artificiale.

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