SCONTRO SUL CAPOGRUPPO, LE DONNE DEL PD DI RAGUSA DICONO BASTA

”Le donne del Pd dicono basta. E’ arrivato il momento di fare chiarezza. Non possiamo far passare il modo quasi offensivo utilizzato da Massari e Barrera nei confronti di chi, solo perché condivide scelte e si assume responsabilità, viene tacciato di essere acritico e di uniformarsi agli indirizzi di qualcuno. Perché allora anche noi potremmo affermare la stessa cosa”.

E’ quanto chiarisce, in un documento, la Conferenza permanente delle donne del Pd di Ragusa intervenendo nella diatriba sulla nomina del capogruppo consiliare a palazzo dell’Aquila. “Ma noi abbiamo rispetto – prosegue la nota – per chi la pensa in modo diverso e non facciamo affermazioni poco consone, ma ricerchiamo il dialogo. Fortunatamente riusciamo ancora a pensare e scegliere ciò che reputiamo giusto, non scegliamo mai su ciò che conviene ma su idee e progetti
che ci convincono”.

“Vogliamo sottolineare che – è spiegato ancora – noi donne rigettiamo in modo netto questo agire, perché quando decidiamo di impegnarci attivamente, vogliamo chiarezza e prima di qualsiasi scelta cerchiamo sempre di capire.  Anche noi consideriamo le diversità ricchezza e il dialogo strumento per elaborare politiche migliori e per questo abbiamo sempre cercato il dialogo. Parecchie volte è stato chiesto a chi lamenta chiusura di fare parte attiva della segreteria per una gestione unitaria, con scelte condivise, ma non è stato possibile e non per mancanza di democrazia visto che le proposte sono state sempre accolte tutte, anche quella di investire il coordinamento per la scelta del capogruppo, generalmente prerogativa del gruppo consiliare. La segreteria, non volendo fare alcun nome, ha scelto soltanto il criterio che reputava più corretto, cioè quello di evitare il cumulo di incarichi. Il coordinamento, con voto democratico ed a scrutinio segreto, ha eletto e dato fiducia a Sandro Tumino nel ruolo di capogruppo con il 70 % dei consensi. Come si può parlare ancora di poca democrazia? Come si può affermare di volere un partito aperto che diventi la casa di tutti, quando si continuano a sottolineare solo le divergenze e si partecipa a singhiozzo alla vita politica del partito stesso?”.

Da qui l’invito rivolto al segretario affinché “sia perseguito costantemente il dialogo con tutti, rimanendo sempre disponibile, come ha fatto finora, ad accogliere chi
vuole impegnarsi specie in un momento così delicato dove la crisi, il deteriorarsi della politica, la perdita di credibilità, potrebbe rappresentare l’ unica opportunità di crescita per il Pd. Pertanto pensiamo che l’unica cosa sia continuare ad occuparci dei problemi dei cittadini proseguendo a fare ciò che reputiamo utile per la nostra città, contrastando le scelte che non condividiamo di questa amministrazione. Saranno i cittadini a valutare quale opposizione sia più vicina alle proprie aspettative”.

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