SCONTRO IDV – FLI IN CONSIGLIO PROVINCIALE SULLA GESTIONE DEL CONSORZIO UNIVERSITARIO

La mozione discussa nel corso dell’ultimo Consiglio Provinciale, tesa a tracciare i risultati della presenza universitaria rispetto agli obiettivi che si era posto il Consorzio Universitario e che ha suscitato lo scontro con il Consigliere Pelligra “non è stata affatto ritirata – sottolinea Giovanni Iacono – ma sospesa, come altre mozioni, per un maggiore approfondimento su alcuni aspetti e nel tentativo di una maggiore condivisione”. In realtà la gestione dell’Università in provincia di Ragusa desta non poche preoccupazioni, come evidenziano le cifre riportate dal consigliere Iacono:

“In questi ultimi quattro anni accademici, la presenza universitaria in provincia di Ragusa è scesa da 3525 studenti a 940 studenti. L’offerta formativa è passata da 7 facoltà presenti con 11 corsi di laurea ad una sola facoltà con due corsi di laurea.

Negli anni sono diminuiti gli studenti e sono aumentati i dipendenti arrivando ad un rapporto che oggi, qualora una parte non avesse deciso di promuovere un contenzioso, sarebbe di un amministrativo ogni 17 studenti mentre nel resto delle università è di 1 su 1000 studenti. E sebbene continuiamo ad affermare che buona parte di quel personale è stato assunto con criteri di appartenenza partitica e di parentela, nella mozione presentata è ben chiaro il concetto che non si intende licenziare nessuno anzi, noi continuiamo a chiedere la salvaguardia dei posti di lavoro”.

Ma la riflessione di Iacono non si ferma alla questione personale:

“Sulla base dell’accordo del 21 giugno 2010 – continua – tra il Sindaco di Ragusa, il presidente della Provincia, il presidente del Consorzio Universitario e l’Università di Catania, la provincia di Ragusa e il Comune di Ragusa devono dare entro il 30.06.2015 somme per euro 10.312.500 oltre alle rate non pagate per il 2011 per euro 959.315,75 più interessi per mancato o ritardato pagamento più il rientro per le anticipazioni di cassa effettuate dalla Banca dove si ha il conto corrente. A fronte di ciò il Consorzio vanta crediti per euro 4.895.893 con grosse difficoltà di recupero come denunciato nella relazione al bilancio presentata dal collegio dei revisori.

Nel solo 2010 il Consorzio ha registrato una perdita di esercizio di 515.393.  Consorzio universitario che per cda, sindaci, revisori e compensi a terzi costa una media di 260.000 euro l’anno.

Oltre questo – scrive il consigliere IdV – il 16 dicembre 2006 è stato inaugurato un laboratorio multimediale (per il quale in questi anni si sono pagati gli affitti mensili) che non è stato utilizzato. Il 7 giugno 2010 si è inaugurato il palazzo Castillet come casa dello studente e luogo di aggregazione studentesca e ancora ad oggi nessun “posto letto” è stato assegnato a studenti. Il microscopio elettronico costosissimo che fu acquistato per le nanotecnologie e tutte le altre apparecchiature che furono acquistate per Medicina non so nemmeno dove siano stati depositati e comunque mai utilizzati. Tutte le dimore che furono realizzate nel quartiere San Rocco a Ragusa Ibla e con i soldi della legge su Ibla da adibire a foresteria per i docenti che fine hanno fatto?”.

“A fronte di questo sfascio a Ragusa – fa notare Iacono – la fondazione Università di Enna, costituita molto tempo dopo il nostro consorzio, è passata da 1538 iscritti ad oltre 6200 iscritti, ha decuplicato facoltà e corsi di laurea ed oggi ha 11 facoltà e 44 corsi di laurea. L’università telematica e-campus nata nell’a.a. 2007-2008 a Novedrate è passata da 277 iscritti a 6120 del 2010. Il solo danno economico per la caduta libera della presenza universitaria fatto all’economia, prevalentemente nella città di Ragusa, ammonta, in difetto, a circa 30 milioni di euro”.

“Le responsabilità del disastro non sono certo attribuibili solo al Consorzio Universitario – conclude Iacono – che è solo la parte finale di una catena che non ha funzionato a partire dalle scelte effettuate dall’assemblea dei soci, dalle “non scelte” dei sindaci della provincia di Ragusa, dai deputati regionali e nazionali e, soprattutto, dalla vergognosa spartizione di tutti i partiti che in questi anni hanno lottizzato il consorzio, l’università e il personale. Ecco questi interessi abbiamo toccato e per questo sono stato attaccato sul piano personale dal partito del rappresentante di Fli ex An che a queste scelte e a queste lottizzazioni ha partecipato in prima persona come si evince anche dalle cronache documentali e fotografiche del tempo.

Continuerò con più determinazione la mia azione politica senza farmi intimidire da nessuno ed accettando il confronto con chiunque abbia capacità di entrare nel merito delle questioni”.

 

 

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