È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SCONFITTA DI MISURA PER IL PADUA RUGBY
12 Mag 2013 16:20
Negli sport di squadra, per vincere, o perdere, una partita a volte basta poco. Una giocata illuminata, un errore difensivo, un’interpretazione dell’arbitro possono fare la differenza e, in questi casi, la sconfitta, o la vittoria, si deve accettare senza fiatare. Quando però si perde per la valutazione di un tesserato di una delle due contendenti, allora è giusto arrabbiarsi, è legittimo gridare all’ingiustizia.
Siamo alla fine del secondo tempo dell’incontro tra il Padua Rugby Ragusa e lo Svicat Campi Salentina, valevole per un posto in serie B, con l’ottantesimo superato da un bel po’ e la tensione alle stelle. Il Padua è sotto nel punteggio di 6 punti e, per fare sua la partita e giocare il ritorno con il vantaggio del risultato, deve assolutamente segnare una meta e trasformarla. Così i giocatori in maglia biancazzurra si lanciano all’arrembaggio della difesa salentina. Prima un calcio di un grande Peppe Iacono fa salire gli iblei di una quarantina di metri, poi una mischia nei 22 del Campi fa da piattaforma per l’ultimo attacco. L’ovale viaggia da una parte all’altra dello schieramento paduino e con i tuttiverdi che si difendono con le unghie e con i denti. Fino a che Cristian Iacono, oggi folletto che ha maramaldeggiato sui panzer pugliesi, non trova un varco nel muro alzato a difesa della vittoria dal XV ospite e va, indisturbato, a tuffarsi in area di meta. 28 a 29 e la vittoria nel piede, oggi veramente impeccabile, di capitan Peppe. La posizione è molto angolata, a ridosso della linea dei cinque metri laterali, e spira un fastidioso vento contrario. Il Capitano sistema il pallone sulla piazzola, fa quattro passi indietro, guarda l’ovale, i pali, ancora l’ovale, e poi calcia. Il pallone vola, vola, vola e supera la traversa centrando nettamente i pali. Esplode la gioia. Sarebbero i due punti della vittoria ma il guardalinee del Campi Salentina non alza la bandierina. L’arbitro, il signor Emanuele Tomò della sezione di Roma, guarda negli occhi il suo collaboratore e poi fischia la fine dell’incontro non convalidando la trasformazione. A nulla valgono le proteste dei giocatori, del guardalinee ragusano e del pubblico che si sente, giustamente, truffato. Partita finita e salentini che si portano a casa una vittoria che, alla luce di quanto fatto vedere oggi in campo, non è assolutamente rubata. Quello che brucia è perdere per una “svista” arbitrale.
L’incontro era però iniziato bene per i ragazzi del duo Vinti/Iacono che, già al 5°, passano in vantaggio con una bella meta di Cristian Iacono che, dopo una mischia sui cinque metri avversari, esce con l’ovale in mano e attraversa la difesa ospite senza che nessuno riesca a fermarlo. Il fratello Peppe completa l’opera centrando i pali. 7 a 0.
Per i sei/settecento spettatori presenti in tribuna, o almeno per i più ottimisti di loro, la partita sembra sia pronta per essere archiviata ma non hanno fatto i conti con il Campi Salentina, una squadra esperta, potente fisicamente e con un pacchetti di mischia che, quando ne ha l’occasione di giocare, fa il bello e il cattivo tempo.
Siamo al 10° e i ragusani giocano una mischia nei loro 22. Enoc Valenti introduce ma l’ovale esce dalla parte verde e poi, di mano in mano, arriva a capitan D’Oria che, con uno scatto prodigioso, brucia la difesa iblea e va a segnare la meta. Il piede di Fabrizio Romano è impreciso e il risultato si fissa sul 7 a 5.
La partita è bella e giocata a viso aperto da entrambe del squadre. Ciascuno dei due contendenti prova metterla sul piano che più gli è congeniale, la velocità i ragusani, il pacchetto degli avanti gli ospiti. Ne viene fuori una gara equilibrata con nessuno capace di prendere il sopravvento sull’altro.
Al 22° Peppe Iacono allunga per la sua squadra con un calcio da centrocampo. 10 a 5 e Padua che sogna.
Ma il sogno dura solo 6 minuti, fino a quando un devastante carrettino verde, dopo aver percorso una decina di metri, dà l’opportunità a Carmine Tardio di schiacciare in meta. Romano non trasforma. 10 a 10 e tutto da rifare.
I ragusani non si scoraggiano e, con due calci piazzati, al 32° e al 35° si riportano nuovamente avanti. 16 a 10.
Il Campi si riversa allora in avanti e mette nell’angolo il Padua che prova a resistere al furente attacco ospite. E ci riuscirebbe anche, se l’arbitro non avesse visto, lui, perché a noi non è sembrato tale, un fallo di antigioco di Fabio Baglieri in una ruck sulla linea di meta iblea. Cartellino giallo per l’ala biancazzurra e 10 minuti superiorità numerica per i verdi che, con la forza d’urto che si ritrovano e l’uomo in più, ci mettono poco a segnare la loro seconda meta, ancora una volta con Tardio. Romano, poi, perfeziona il sorpasso. 16 a 17 e squadre negli spogliatoi.
Nell’intervallo in casa iblea esce Stefano Distefano ed entra Paolo Bellio.
L’inizio di ripresa è tutto per il Campi che, in 15 contro 14, si installa stabilmente nella metà campo ragusana e fa ballare più volte la difesa di casa.
Al 45° D’Oria porta ancora avanti la propria squadra con una meta che a tanti è sembrata irregolare in quanto il giocatore salentino, prima di tuffarsi in area di meta, ha messo il piede fuori dal campo. Romano arrotonda. 16 a 24.
Max Vinti corre ai ripari e sostituisce, al 47°, Enoc Valenti e Giovanni Tumino con Giuseppe e Antonio Modica.
Due minuti dopo è il Campi a giocare in inferiorità: Francesco De Gioia commette un fallo in ruck e l’arbitro lo spedisce dietro i pali avversari per dieci minuti.
I paduini ne approfittano subito. Touche nei 5 metri avversari, carrettino e meta di Eugenio Lo Presti che riapre la partita e torna a far sperare i padroni di casa. Con Iacono che non sbaglia un colpo. 23 a 24.
Al 57° e al 59° altri cambi per il Padua: escono Stefano Tumino e Michele Campanella, entrano Lorenzo Castiello e Andrea Solarino.
La musica però non cambia, con i verdi a suonare il loro spartito e con i biancazzurri che cercano di disturbare, senza riuscirci troppo, la sinfonia.
Al 70° esce per infortunio Fabio Baglieri, sospetta frattura alla mano, ed entra Giorgio Nobile.
Al 76° arriva la meta di un Tardio oggi incontenibile, meta che porta il risultato sul 23 a 29 e che per qualunque XV sarebbe stata letale.
Ma il Padua è squadra tosta, che non si abbatte, e allora si lancia in avanti alla ricerca della vittoria che avrebbe avuto un che di miracoloso. Come sono poi andate le cose, lo avete già letto.
Per concludere, non è nostra intenzione polemizzare sulle decisioni arbitrali, troviamo però assurdo affidare partite così importanti alla responsabilità di una sola persona. Non comprendiamo perché la federazione, almeno per la finale dei play off, non designi una terna federale, anziché affidarsi a guardalinee tesserati per l’una e per l’altra società. Scelta che appare ancora più incomprensibile alla luce del fatto che, sempre oggi, al campo della Cittadella Universitaria di Catania, per una partita valevole come finale regionale del campionato siciliano Under 16, l’arbitro designato sia stato coadiuvato da due segnalinee federali.
Domenica prossima, comunque, si giocherà la partita di ritorno della finale play off per la promozione in serie B e il Padua, per conquistare la serie cadetta, dovrà vincere con uno scarto di almeno 8 punti, oppure vincendo almeno di 2 ma segnando non meno di 4 mete. L’obiettivo non è di quelli impossibili.
PADUA RUGBY RAGUSA
15-Paolo Iacono, 14-Damiano Ortolano, 13-Gabriele Calamaro, 12-Stefano Iacono, 11-Fabio Baglieri (70° Giorgio Nobile), 10-Giuseppe Iacono, 9-Enoc Valenti (47° Giuseppe Modica), 8-Cristian Iacono, 7-Eugenio Lo Presti (67° Andrea Battaglia), 6-Stefano Tumino (57° Lorenzo Castiello), 5-Gianfranco Arrabito, 4-Giovanni Tumino (47° Antonio Modica), 3-Stefano Distefano (41° Paolo Bellio), 2-Giuseppe Di Mauro, 1-Michele Campanella (59° Andrea Solarino).
Allenatore: Max Vinti
SVICAT CAMPI SALENTINA
15-Walter Romano, 14-Federico Camilli, 13-Paolo D’Oria, 12-Costin Croitoru, 11-Roberto Lattanzi, 10-Fabrizio Romano, 9-Matteo Mendrino, 8-Carmine Tazio, 7-Gabriele Signore, 6-Francesco De Gioia, 5-Mario Manno, 4-Davide Signore, 3-Matteo Zazzera, 2-Maurizio Zotti, 1-Davide Semeraro
In panchina: Vincenzo Capoccia, Mirko Corbascio, Lorenzo Frassanito, Luigi Maci, Fabio Pagliara, Michele Perrone, Rapanà Simone.
Allenatore: Silvio Spampinato
Tabellino
5°: meta Cristian Iacono, trasforma Giuseppe Iacono (7-0)
10°: meta Carmine Tardio (7-5)
22°: c.p. Giuseppe Iacono (10-5)
28°: meta Carmine Tardio (10-10)
32°: c.p. Giuseppe Iacono (13-10)
35°: c.p. Giuseppe Iacono (16-10)
40° : meta Carmine Tardio, trasforma Fabrizio Romano (16-17)
45°: meta Paolo D’Oria, trasforma Fabrizio Romano (16-24)
50°: meta Eugenio Lo Presti, trasforma Giuseppe Iacono (23-24)
76°: meta Carmine Tardio (23-29)
80°: meta Cristian Iacono (28-29)
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