SCOMPARE EMAIA E NASCE IL BARACCONE

La Delibera  di Nicosia al Consiglio comunale, prontamente coperta da un maxiemendamento di migliore fattura preparato dal Consigliere Gurrieri, vuole fare diventare  l’Emaia, in violazione delle  norme che disciplinano la formazione o la modifica delle Aziende Speciali, in un polpettone clientelare finalizzato alla gestione di interessi strani e particolari. Una struttura moderna e speciale viene affossata definitivamente dopo il clamoroso fallimento delle fiere. E’ la presa d’atto che Emaia è finita. La vicenda del ticket del  mercatino, odioso balzello imposto da Nicosia ai cittadini vittoriesi, era solamente un assaggio dello sconvolgimento della struttura che questi signori stavano preparando. Gli intenti affaristici e strumentali della Delibera portata in Consiglio comunale sono stati resi evidenti dalla pretesa di trasformare l’Emaia non solo in una struttura di gestione della Cartellonistica pubblicitaria, già oggetto di inquietanti e oscure manovre, denunciate da più parti, ma addirittura  in una società  abilitata alla Riscossione di crediti. Semplicemente assurdo. Dentro questo progetto che sfascia l’Emaia per sempre, Nicosia inserisce l’assunzione di 100 persone a presa diretta: I Vat che hanno prestato servizio dal 2008 in poi accedono al beneficio. Tutti gli altri stanno a casa. Vera o strumentale che sia, la proposta sconvolge una linea di quaranta anni, affossa una Azienda Speciale, nata con l’esclusivo obiettivo di promuovere il territorio, crea attese che Nicosia sa di non potere mantenere. Nicosia  ha annunciato il blocco, ma  per soli tre mesi, del famigerato ticket del mercatino  in vista di un voto favorevole, come se il Consiglio comunale fosse stato un signore con cui trattare scambi. Il Consiglio comunale  per contro ha  reagito con fermezza e  dignità, respingendo punto per punto alle lusinghe distruttive di Nicosia. Ma nel momento in cui il Consiglio doveva votare la proposta, rivista e ritoccata dal consigliere Gurrieri, quando già l’operazione di voto era iniziata con la lettura dell’emendamento, Nicosia, fatto il conto dei Consiglieri  presenti e ben consapevole di doverne uscire sconfitto, ritirava la proposta, spalleggiato dall’ineffabile presidente del Consiglio, che ormai fa tutto quello che gli viene comandato di fare, in violazione del Regolamento consiliare e del buon senso. Per l’occasione gli amici della cricca erano tutti in Consiglio a insultare i Consiglieri e ad applaudire chi per scopi clientelari ha fatto fuori la più importante struttura fieristica della Provincia di Ragusa, proponendo di trasformarla in una società di affari per la gestione della cartellonistica pubblicitaria e in una società di riscossione dei debiti (?) dei cittadini. Un capolavoro di avventurismo, di irresponsabilità e di malgoverno. Farebbero bene a dimettersi tutti: oltre le feste, non sanno fare niente. (nella foto: scorcio degli stand della Fiera Emaia)

 

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