Scommesse sportive online: bilancio annuale in netta crescita. Le radici del successo

Una vera e propria industria, ormai in pianta stabile nell’Olimpo delle grandi imprese italiane a livello di fatturato. È questo lo spaccato sul gioco d’azzardo tricolore, un settore in costante crescita che offre lavoro e possibilità professionali ad un numero sempre più grande di persone.

L’anno 2018 si è chiuso con una spesa nette di 1.484 milioni di euro per il settore delle scommesse sportive, dato in netta crescita del 10,8% rispetto ai 1.337 milioni di euro spesi nel 2017. La raccolta totale, come evidenziano i dati statistici analizzati dalla redazione di Agimeg, è stata invece di circa 10,9 miliardi, mentre le vincite dei giocatori si sono attestare sui 9,4 miliardi di euro. Leader assoluto del mercato italiano è il gruppo Snaitech, con una quota relativa alla spesa del 13,9%. Alle sue spalle si sono piazzati Sks365 (12%), Eurobet (11,9%), Lottomatica (10%), Sisal (10%) ed il gruppo Gamenet/Intralot/Goldbet (9,8%)

Importanti anche i numeri relativi alla filiera in generale. Oltre 5 mila aziende, 120 mila punti vendita e 6 mila punti gioco autorizzati tra bingo, agenzie di scommesse e locali dedicati, per una forza lavoro che si assesta intorno alle 150-200 mila unità.

C’è un motivo sociale e tecnologico, innanzitutto, dietro la grande ascesa delle scommesse online. Ed è legato tutto alla diffusione dei mobile device tra tutti gli strati della popolazione. Smartphone e tablet hanno infatti ridotto il gap tecnologico del computer: tutti possiedono almeno un cellulare e, attraverso questo, possono accedere in maniera facile, sicura e intuitiva al mondo del gioco. Con l’online che riesce a catturare i suoi appassionati grazie a promozioni sempre più complete per fidelizzare gli utenti. Innanzitutto attraverso le App mobile, sviluppate dagli operatori in formati e modalità intuitive, ma anche attraverso bonus: promozioni, rimborsi, combo e soprattutto le quote maggiorate, ovvero la possibilità di vincere molto di più rispetto alla quota standard.

A fare la voce grossa, per quanto riguarda gli sport su cui puntare, è ancora il calcio, il preferito dagli scommettitori italiani, con una quota di mercato pari al 75%. Una statistica però in netto calo visto che negli anni 90 e nei primi anni 2000 la sua percentuale era vicina al 92%. Crescono infatti anche altri settori come quelli del basket, grazie alla diffusione della NBA, e del Tennis, più lenta è invece la risalita della pallavolo.

E a trarne vantaggio, da questa crescita, è soprattutto l’Erario Statale, che nel solo 2018 ha prelevato ben 168 milioni dall’ambiente delle puntate sugli sport. Numeri da grande industria, numeri da azienda leader, quale sta diventando il gioco d’azzardo italiano. Grazie anche alla crescita delle scommesse sportive.

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