Scivola sugli scogli a Marina di Ragusa, giovane sbatte la testa e perde i sensi. Corsa in ospedale

Una giornata di mare e relax si è trasformata in un’esperienza sconvolgente per una famiglia a Marina di Ragusa. Ieri, mentre il sole splendeva alto nel cielo e le onde del mare cullavano la spiaggia, un incidente ha rischiato di cambiare per sempre la vita di una famiglia.

Un giovane ragazzo, entusiasta e spensierato, si è avventurato verso gli scogli vicino alla Via Bologna, in zona Santa Barbara, per tuffarsi e godersi una giornata di sole e mare. Ma il destino aveva in serbo per lui un’esperienza che avrebbe messo alla prova il coraggio e la prontezza di due angeli senza ali.

Il ragazzo ha perso l’equilibrio e ha scivolato sugli scogli, sbattendo violentemente la testa. In un attimo, ha perso i sensi, e l’aria festosa della spiaggia si è trasformata in un silenzio preoccupato. Fortunatamente, un occhio vigile era presente: sua zia Carla, che ha subito riconosciuto l’emergenza e ha lanciato un grido d’allarme.

Ecco che, in quel momento cruciale, entrano in scena i due eroi di questa storia, Alessandro Genovese, vigile del fuoco, e Marta Antoci, infermiera. Senza esitazione, si sono precipitati verso il ragazzo in difficoltà. La loro prontezza e sicurezza hanno dimostrato di essere fondamentali in questa situazione critica.

Con determinazione e competenza, hanno prestato le prime cure al giovane svenuto. La madre del ragazzo, ancora scossa dall’accaduto, ha deciso di ringraziare pubblicamente i due angeli che hanno salvato suo figlio. Attraverso i social media, ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine per la presenza e l’intervento tempestivo di Alessandro e Marta.

“È raro che io scriva delle mie giornate e di dove mi trovo,” ha scritto la mamma, “ma oggi lo devo a tutti coloro che si trovavano questa mattina nello scoglio vicino la Via Bologna. Lo devo a DUE ANGELI, Alessandro Genovese, vigile del fuoco, e Marta Antoci, infermiera, che si sono trovati con me in un momento che, grazie a loro, non si è trasformato in una tragedia.”

Le loro azioni tempestive hanno permesso di trasferire prontamente il ragazzo in ospedale, dove i medici hanno preso in carico la sua situazione e gli hanno fornito le cure necessarie. Grazie al contributo di tutti, inclusa la zia che ha segnalato l’accaduto, il giovane ragazzo è stato riportato in vita.

“Non credo di aver mai nuotato così veloce,” ha continuato la madre, “ma ha bevuto moltissimo e il battito si è fermato…il contributo di tutti…ma in particolare la loro presenza e il loro intervento calmo e sicuro mi ha ridato mio figlio…il Signore ci mette accanto le persone giuste nel momento giusto.”

Una madre riconoscente, ma allo stesso tempo consapevole del prezioso ruolo svolto dagli operatori di soccorso in situazioni di emergenza, ha sottolineato il costante sacrificio di queste persone dedite alla protezione e al benessere degli altri.

Il gesto di gratitudine della madre è esteso a tutti coloro che servono nelle professioni di soccorso, rafforzando il concetto che l’aiuto arriva spesso da coloro che si trovano nelle giuste posizioni al momento giusto. foto di rpertorio

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