SCIOPERO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

“Sciopero della pubblica amministrazione (compreso il trasporto)”..proclamato dai Sindacati di base oggi e di cui non si segnalano effetti particolarmente evidenti riguardo i servizi offerti ai cittadini.

Questo,alle 14 di giorno 21, il bilancio di una azione di lotta impropriamente (a mio modesto avviso) collegata  al sostegno del No per il prossimo referendum (politico) sulla “riforma costituzionale”.

Ora, scrivo pure considerata la mia trentennale trascorsa attività sindacale sempre in sindacati di “opposizione”, è vero che tale protesta è stata organizzata ed attuata dai sindacati (di estrema sinistra) che sono minoritari nel pubblico impiego.., che molti media  ne hanno taciuto scopi e modalità..,che la lobby CgilCislUil si è messa contro..etc, etc..ma, il risultato pratico è che lo sciopero è sostanzialmente fallito !!

Perché e per come ??

Personalmente, pur se oramai in pensione, non sento, leggo e vedo di presenza altro che lamentele continue su tutto e tutti riguardo (per l’occasione mi limito a questo) il mondo del lavoro.

Sfruttamento, precariato , contratti non rinnovati ed applicati in peggio , degrado degli ambienti e chi più ne ha più ne metta..una continua lamentazione si alza contro il governo di turno e, spesso, contro tutte le istituzioni.

Nel pubblico impiego questo malessere è andato acuendosi nel trentennio successivo agli anni ’80 quando , passato il bel tempo del ’68 con relative conquiste dei lavoratori, i diritti (e le retribuzioni di fatto) hanno iniziato la “marcia del gambero” fino ad arrivare  alla attuale situazione…

Complici pure comportamenti (non certo poco numerosi) di dipendenti indegni e dirigenti corrotti, chiunque abbia la qualifica di pubblico lavoratore oggi è praticamente inserito nella “lista dei cattivi” , messa in bella evidenza dal governo e dai media tutti ed esposta al ludibrio del popolo italiano …

Così, specie nei trasporti ove le colpe maggiori di quel che non funziona andrebbero accollate (per la maggior parte) ai politici amministratori ed ai loro complici delle partecipate, la gente se la prende con i lavoratori che osano difendere i propri diritti e (tutto sommato) la funzionalità dei servizi piuttosto che con i rappresentanti da loro eletti.

Risultato ? Questo..: lo sciopero , in queste forme ristrette e costrette da vincoli liberticidi di norme favorevoli solo al padronato (anche pubblico), non serve più a nulla se non a fare perdere soldi a chi partecipa !!

Oggi, dimostrato, si creano pure pochissimi disservizi all’utenza che è (ed è sempre stata) ben lontana dal “solidarizzare” con la lotta dei lavoratori..figuriamoci di quelli pubblici !!

Non ho soluzioni a breve da offrire (quelle passate sono rimaste sempre fortemente minoritarie)..sono sempre più convinto che se non si andrà ancora peggio non si potrà invertire la rotta..

Solo quando i lavoratori pubblici e privati saranno totalmente ridotti al ruolo di schiavi malpagati e pure precari si inizierà a protestare sul serio… specie se saranno finiti i soldi di mamma e papà e le pensione dei nonni!!!

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