Scicli ricorda il primo anniversario della morte di Peppe Ottaviano. L’assassino non ha ancora un volto

Ucciso barbaramente nella sua casa di via Manenti, Peppe Ottaviano sarà ricordato con la celebrazione di una Santa Messa nella chiesa di San Bartolomeo a Scicli alle 19 di lunedì, nel giorno proprio dell’uccisione da parte di ignoti. Ignoti che ancora non hanno un volto. Dopo il rito religioso in suo suffragio si terrà una breve fiaccolata che, muovendo dal sagrato della chiesa, percorrerà via San Bartolomeo, piazza Italia, Largo Gramsci, Corso Umberto per giungere in piazza Matteotti nei pressi dell’abitazione del giovane. A darne comunicazione è la famiglia che vuole così ricordare il giovane estendendo l’appuntamento “ai familiari, a tutti gli amici ed a quanti conobbero le doti di amorevolezza ed altruismo di Peppe”; un appuntamento che sarà un momento di preghiera, condivisione e di doloroso ricordo.  

L’assassino o gli assassini di Peppe Ottaviano, 40 anni, non hanno ancora un volto.

Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ragusa, non si sono ancora concluse. Pertanto chi ha agito quella sera nel palazzo di via Manenti dove abitava con la famiglia il giovane, laureato in giurisprudenza, non si conosce. Come non si conoscono i risultati dei rilievi del Ris di Messina che hanno setacciato la casa in ogni angolo prelevando impronte e particolari che possano essere utili nella fase investigativa che dura da un anno. Fin dal giorno dopo dell’omicidio tanti gli amici ed i parenti ascoltati dagli investigatori allo scopo di venire a capo di questo fatto di sangue che ha impressionato la comunità sciclitana tutta. In memoria di Peppe Ottaviano per iniziativa della famiglia è in corso un progetto, tramite la Diocesi di Noto, volto ad aiutare i bambini malnutriti dell’ospedale di Butembo-Beni in Congo. E’ così che si vuole ricordare un giovane dalla grande bontà di animo che era pronto ad aiutare tutti coloro che erano nel bisogno. I motivi dell’uccisione non si conoscono; si ha contezza solo della barbaria e dell’efferatezza dell’omicidio che ha scosso l’intera comunità che si è stretta attorno alla famiglia nel dolore.

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