SCHIFANO A SCICLI PER PASQUA

Più di 40 opere in esposizione oltre le “Corrispondenze” tecniche miste su buste postali

Da domani “Quam”, Quadrerie del monastero, ospiterà dalle ore 19 un importante omaggio monografico ad uno dei maggiori artisti italiani del Novecento come Mario Schifano. Si snoderanno, lungo un percorso artistico, ben 40 opere che partono e iniziano dalle tele degli anni Sessanta passando per i noti “Paesaggi Anemici” degli anni Settanta arrivando alle “Corrispondenze”, cioè buste postali dipinte di cui alcune inedite di particolare pregio. La mostra è completata con le famose “fotine”, fotografie con interventi unici dell’artista, che amplificano la percezione del genio espressivo in mostra. Tra le opere più significative, due grandi tele, una di 4,70 metri che testimoniano la particolarità nel modo di dipingere del grande artista della pop art italiana, erede di Andy Warhol con cui, come ha avuto modo di spiegare il curatore Antonio Sarnari, ha condiviso l’operazione linguistica di svalutazione delle icone sociali e della valorizzazione di qualsiasi tecnica, anche industriale, come strumento espressivo. L’evento, affidato alla cura organizzativa di Tecnica Mista, è allestito con una cospicua presenza di opere alcune esposte per la prima volta in Sicilia ma anche con documenti video e testi in consultazione. Lo stile di Schifano è continuamente in evoluzione non consentendo di essere inquadrato in una “scuola” ben precisa così la sua attività artistica si può riassumere in due termini che sembrano essere una costante: “decontestualizzazione” e  “straniamento”. Portato fuori dal suo contesto originario, l’oggetto acquista un significato, nuovo, inusitato, attuale. Così, l’effetto straniante colpisce i simboli del consumismo, i segnali stradali, le immagini icona del futurismo parigino, personaggi storici e contemporanei, ma anche i materiali: la tela non è più supporto imprescindibile dell’opera, gli oggetti di vita quotidiana acquistano pari dignità, è così che semplici pacchi da imballaggio o buste per le lettere diventano, come per effetto di un sortilegio, il supporto ideale per una rivisitazione della realtà che non mira all’analisi sociologica, bensì alla scoperta dei processi percettivi. Così la città barocca rilancia con l’arte contemporanea i grandi eventi di Pasqua. Ricordiamo che contemporaneamente a Scicli, presso il centro esposizioni Chiaroscuro, si inaugurerà una mostra dedicata all’Arte Africana.

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