Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
Scene da far west ad Avola: speronato e poi colpito a fuoco, muore Paolo Zuppardo
19 Giu 2025 09:08
È morto nella notte all’ospedale “Di Maria” di Avola Paolo Zuppardo, 48 anni, vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco avvenuto nella serata di ieri. Un’esecuzione in piena regola che ha riportato l’incubo della criminalità violenta nel cuore del Siracusano.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, Zuppardo si trovava alla guida della sua auto quando è stato inseguito, speronato e poi raggiunto da almeno due colpi di pistola sparati dai killer. I sicari, a volto coperto e a bordo di un’altra vettura, hanno atteso il momento giusto per colpire: l’agguato si è consumato in una manciata di secondi. Ferito gravemente, l’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma non ce l’ha fatta. È deceduto nel corso della notte.
Una figura controversa
Zuppardo era tutt’altro che uno sconosciuto alle forze dell’ordine. Il suo nome compare in diverse inchieste giudiziarie, fra cui la nota operazione “Eclipse”, in cui era accusato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti e tentata estorsione aggravata. Era stato anche denunciato per minacce aggravate nei confronti del giornalista antimafia Paolo Borrometi e dell’ex sindaco di Avola, oggi deputato nazionale, Luca Cannata.
Le indagini: nel mirino due sospetti
La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo per omicidio, coordinando le indagini affidate alla Polizia di Stato. Le forze dell’ordine stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza nella zona e ascoltando testimoni. Due persone sarebbero già nel mirino degli investigatori, anche se al momento vige il massimo riserbo sull’identità e sui possibili moventi. Non si esclude alcuna pista, ma quella più accreditata resta quella del regolamento di conti interno agli ambienti criminali, forse per traffici legati agli stupefacenti o per vecchie ruggini mai sopite.
Fonte foto: Siracusanews
© Riproduzione riservata