SANZIONATO DAI MILITARI DELLA CAPITANERIA UN GRUPPO DI PESCATORI ABUSIVI DI RICCI DI MARE

 

Cinquanta il numero massimo di ricci di mare che è possibile catturare per i pescatori cosiddetti sportivi. Che dovrebbero cioè dilettarsi a impiegare parte del loro tempo libero a contatto con il mare, che, generoso assai, è sempre pronto a donare parte della sua ricchezza naturale, a patto però di non essere rapinato. Come, purtroppo, succede spesso, in aperta violazione della normativa vigente, varata dal legislatore a protezione di un bene collettivo di cui è possibile godere senza eccedere in abusi.  Non facile però frenare l’ingordigia umana. Tant’è che, ancora una volta,  i militari della Capitaneria di porto di Pozzallo hanno beccato, in diverse zone del litorale ibleo, un gruppo di pescatori di ricci di mare colti da improvvisa amnesia. Non ricordavano che la pesca di tali esemplari è consentita nel rispetto di precise prescrizioni. Giustificazione che non ha convinto e neanche commosso gli uomini della Guardia costiera, i quali hanno risposto nell’unico modo possibile, elevando cioè verbali amministrativi per oltre 6000 euro. A carico dei responsabili è stato inoltre disposto il sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati. Rilevante il numero di ricci appena pescati, oltre 1400, che, vivi e vegeti, grazie al pronto intervento dei custodi del mare, sono stati prontamente restituiti al loro habitat naturale. “ L’attività svolta – dicono dalla Capitaneria – rientra nel piano di vigilanza predisposto  lungo la costa, che, ovviamente, continuerà anche nei prossimi giorni con turni di servizio mirati, al fine di stroncare il triste fenomeno della pesca abusiva e controllare anche con la massima attenzione la  “ filiera della pesca”, a tutela del consumatore.

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