Sant’Antonio Abate a Giarratana: il simulacro si affaccia, simbolicamente, dalla chiesa

Il momento più significativo, ieri, quando il simulacro seicentesco di Sant’Antonio Abate, nel giorno della festa che avrebbe dovuto essere dedicato alla processione, si è affacciato dal portone principale della basilica. Un segnale per i devoti e i fedeli in tempi di pandemia, come se il santo volesse calare la sua mano protettiva su tutta Giarratana.

I numerosi appuntamenti religiosi in programma sono stati dunque intervallati da quest’iniziativa che ha in qualche modo permesso alla Perla degli Iblei di ritrovarsi a omaggiare in modo intenso uno dei santi più venerati dalla comunità locale. Ieri mattina, intanto, c’è stato il suono a festa delle campane delle chiese cittadine e lo sparo di colpi a cannone. Si è proseguito, poi, alle 11, con la solenne celebrazione eucaristica mentre a mezzogiorno si è, nuovamente, ripetuto il suono a festa delle campane delle chiese e lo spettacolo pirotecnico.

Nel primo pomeriggio, un altro appuntamento molto atteso, quello della benedizione degli animali sul sagrato della basilica di Sant’Antonio abate. In occasione della tradizionale cena, c’è stata la raccolta di beni di prima necessità donati alla San Vincenzo parrocchiale.

Nel pomeriggio, quindi, la recita dei solenni Vespri in onore a Sant’Antonio abate e, subito dopo, la solenne celebrazione eucaristica. Da ricordare, altresì, che la ricorrenza liturgica del santo cade oggi, lunedì 17 gennaio. Quindi, alle 18 ci sarà la celebrazione eucaristica e, a seguire, la traslazione del simulacro dall’altare maggiore alla sua cappella che però avverrà a porte chiuse sulla scorta delle indicazioni contenute nel decreto vescovile del 13 giugno 2020.

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