SANTA CROCE E RAGUSA ILLUMINANO LA BIT DI MILANO

Angolo con vista Europa. E’ questa la prestigiosa postazione che si ritaglia la Provincia Regionale di Ragusa alla Borsa Internazionale del Turismo in corso d’opera a Milano. Ad accogliere i visitatori e gli addetti ai lavori, provenienti da tutto il mondo, una statua di Arturo di Modica, il cosiddetto ‘Charcing Bull’. Rappresentazione maestosa di un toro, che, tuttavia, è lontano dall’idea di incutere timore. Anzi, fa gli onori di casa e attrae i passanti. Lo stand è ampio e accogliente: il personale caldo e infervorato. Occorre far capire quanto Ragusa sia impegnata in prima linea per la promozione delle proprie bellezze e del proprio territorio. Passando anche dal fattore culinario, che all’interno del Padiglione fieristico n°1 raccoglie consensi ovunque.

Dalla Puglia alla Calabria, che danno ampia dimostrazione della grandezza del Sud, dalla Toscana alla fredda Lombardia, è una corsa folle per pubblicizzare al meglio ciò che ogni singola realtà locale è in grado di fare o di produrre. La Sicilia, per volere, del governatore Lombardo, non è presente. Le sue provincie sì, e si sente. Ragusa occupa il gradino più alto del nostro personalissimo podio. Santa Croce è in prima linea, grazie all’ormai rinomato Pane di San Giuseppe. D’ogni forma e dimensione, ‘spiegato’ e servito alla folla di curiosi che si fanno avanti e provano soltanto a intuire come il gusto possa conciliarsi così bene con l’architettura. Qualcuno implora il bravissimo Angelo Frangipane, panettiere esperto, di non affettarlo per evitare di rovinare il giocattolo. Lui spiega che è un rito ormai assodato nella nostra cultura; prova a inculcare al suo pubblico la sacralità di San Giuseppe e dei suoi fedeli. Il pane, però, è un esperimento da vivere e soprattutto da assaggiare. Chi lo fa, resta soddisfatto.

In prima linea anche il sindaco di Santa Croce, Lucio Schembari, che si offre alla platea e fornisce spiegazioni. Alle 13.30 è già ora di pranzo: via volantini e guide turistiche, spazio ai famosissimi arancini di Montalbano. Accompagnati da qualche spuntino, dal cioccolato modicano e un buon bicchiere di Nero d’Avola. Ragusa è in vetrina e raggiunge il suo culmine. Le visite si moltiplicano e proseguono con insistenza fino alle 16 inoltrate. Un serpentone di gente affolla lo stand. Ci sono anche i sindaci di Comiso e Vittoria, gli assessori provinciali Mandarà, Carpintieri e Muriana, qualche consigliere di Viale del Fante e persino un gruppetto di giornalisti: un gruppone che sapientemente accoglie gli ospiti e si cimenta nella nuova veste di ristoratore. Arriva anche Anna Moroni, ‘ricettista’ della Prova del Cuoco, che approva il menù: “Davvero delizioso”.

Il faccione di Luca Zingaretti e le foto delle nostre bellezze artistiche sono un continuo richiamo. Per chi a Ragusa vive e per chi, un giorno, vorrebbe farlo. Anche solo in vacanza. Attorno alla Provincia e i suoi dodici comuni, uno spazio immenso di luci, colori, suggestioni, proposte e mete da visitare. Poco più in là il mondo: i paesi africani (compresi Egitto e Yemen, che non crollano di fronte alle difficoltà politiche attuali), quelli europei, persino Maldive, Bahamas e Mauritius. Il turismo è ovunque. Anche a Ragusa. Ce ne siamo resi conto oggi. In un angolo con vista Europa.

 

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