SANITA’ ED EMERGENZA

Giù le mani dai lavoratori del 118 siciliano. E’ la richiesta che arriva dal circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa dopo avere appreso la notizia della proposta proveniente dal Governo regionale di trasformare il contratto di lavoro per i 3.200 operatori della Seus scpa da full-time a part-time. “Esprimiamo preoccupazione per il futuro dei lavoratori – dice il segretario di circolo, Gianni Lauretta – e solidarietà agli stessi e, al contempo, diciamo basta con gli atteggiamenti tesi a penalizzare e criminalizzare gli operatori della Seus. Piuttosto, bisognerebbe pensare a migliorare il 118 e non a demolirlo”. “Forniamo il nostro sostegno – aggiunge Lauretta – alle dichiarazioni fatte in questo contesto dai deputati regionali del Pd, dal nostro segretario regionale, on. Giuseppe Lupo, e dal presidente della commissione Sanità all’Ars, on. Giuseppe Dgiacomo, contrari alla riduzione delle ore riguardanti l’impiego degli autisti soccorritori. Già tre anni fa i 3.000 autisti soccorritori furono penalizzati e costretti a rinunciare ad oltre 10.0000 euro ciascuno, frutto degli straordinari accumulati, per essere assunti full-time nella Seus. Oggi sembra che si voglia fare un passo indietro. Ma siamo certi che i nostri rappresentanti politici alla Regione saranno in grado di trovare una soluzione con riferimento agli esuberi emersi, considerando che le ambulanze medicalizzate prima potevano contare su un equipaggio di 4 addetti (un medico, un infermiere e due autisti soccorritori) mentre da qualche tempo è stato deciso di rinunciare ad un soccorritore diminuendo l’equipaggio a tre unità”. Il circolo “Pippo Tumino” auspica che il nuovo direttore generale della Seus, Angelo Aliquò, sia messo nelle condizioni di garantire al meglio il servizio senza penalizzare i lavoratori.

 

 

 

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