È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Sanità a Ragusa
28 Giu 2017 14:20
“Quanto
sta accadendo a Ragusa, con la mancata proroga dell’incarico al manager
dell’Asp 7 Maurizio Aricò e l’imminente arrivo di un nuovo direttore
generale, più propriamente commissario, proprio mentre ci si appresta
alla inaugurazione del nuovo ospedale della città, mette a rischio la
salute dei nostri concittadini e denota quanto la sanità ragusana sia
vittima della politica”. Lo dichiara il direttivo del Laboratorio
politico 2.0 commentando gli avvenimenti degli ultimi giorni.
“Abbiamo
contestato più volte il pasticcio del nuovo piano aziendale – dicono
dal Lab 2.0 – e siamo stati scettici sulla fretta smisurata di Aricò nel
voler inaugurare la nuova struttura solo per onorare l’impegno di
aprire il Giovanni Paolo II entro la fine del mandato. Tuttavia, la
faida interna al Partito Democratico per accaparrarsi il nuovo manager è
intervenuta complicando la situazione facendola diventare una
storiaccia di bassa politica”.
“In tutta la Sicilia – continua il
direttivo – il presidente Crocetta ha preferito confermare come
commissari i dirigenti in carica, tranne a Ragusa e a Agrigento. Aricò,
vittima dei due parlamentari dem della provincia andrà a Palermo a
gestire Villa Sofia-Cervello, mentre Lucio Ficarra, l’ex manager
dell’Asp agrigentina, viene mandato a fare il commissario a Ragusa
sempre per ragioni politiche, visto che è stato fortemente criticato dal
PD locale”.
“Promoveatur ut amoveatur, dicevano i latini, che
tradotto vuol dire promuovere per rimuovere – concludono – e intanto i
cittadini ragusani sono in balìa di un trasferimento in corso, con una
indagine della Finanza nel mezzo, e cambi ai vertici della sanità, a
pochi mesi dal rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana e della
Presidenza della Regione. Se non è vergognoso tutto questo, non sappiamo
in che altro modo definire tutta la vicenda”.
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