SANGIOVART VINCE LA SCOMMESSA

29 Ago 2013 11:42

Per la prima volta la festa patronale riesce ad essere festa dei giovani e delle loro potenzialità. Oltre tre ore di spettacolo per esaltare l’arte giovanile tra musica, danza, fotografia, cabaret.

La band “Sturm und Drunk” vince il Music Contest, Alessandro Cataudella il Photo Contest.

Consensi unanimi per una formula vincente, che legittimano gli organizzatori a pensare già ad una seconda edizione.

Non  è stato un semplice spettacolo, ma quasi una vera e propria maratona: l’arte giovanile sposa il momento collettivo della festa e Ragusa, celebrando il proprio Patrono, festeggia anche i ragazzi e ciò che sanno dare alla propria città con ciò che di meglio hanno dentro. E’ questa la sintesi di una serata da ricordare, quella di ieri sera 28 Agosto, con l’evento finale del cartellone “Sangiovart” ideato dal Comitato Festeggiamenti di San Giovanni Battista per il 2013.

Nella semplicità assoluta di ciò a cui si poteva dare vita con la disponibilità di fondi per la festa di quest’anno, che come si sa sono stati ridotti, la serata ha visto alternarsi diversi momenti in cui i giovani si sono esibiti secondo diverse forme artistiche. Su tutte, quella musicale. La fase principale e più intensa della serata, infatti, è stata quella dedicata alla finale del Music Contest, durante la quale si sono “sfidate” nove formazioni giovanili: Reset, Sturm und Drunk, A/B Side, Radioactive, Soul For Sale, Ilenia Diquattro e Krios Brafa Misicoro, e i solisti Marco Brullo, Rosa Gurrieri e Angelo Molè.

Le performances sono state valutate dai giurati Emanuele Campagnolo, Dario Adamo, Francesco Dall’O’, Pierangelo Cartellone, Emilio Assenza, Angelo Carnemolla, Giacomo Schembari (Vincent Migliorisi era assente per motivazioni familiari), le cui decisioni sono state unanimi e condivise con il massimo della professionalità e dell’obiettività.

La fase della “sfida” musicale è stata alternata ad altre esibizioni: momenti di ilarità e comicità con il cabaret di Giosè e Nando Chessari, che hanno proposto una loro “rivisitazione” in chiave moderna dei “Promessi Sposi” ed uno storico sketch dei loro ispiratori Ficarra e Picone; la presentazione da parte di Giovanni Dall’O’ - responsabile della Shine Records e co-organizzatore del Music Contest – del progetto “Dehesmael”, il primo concerto multimediale di orchestra da camera; l’energia senza limiti dell’hip hop della “Born to be Crew” che, come l’anno scorso, ha risvegliato la piazza al suono di un beat veloce quanto artisticamente perfetto, dando la conferma di essere un’eccellenza in città nell’ambito di questo tipo di danza.

Nel corso della serata, sono saliti sul palco alcuni membri del Comitato Festeggiamenti che hanno voluto condividere con la platea la particolarità di questo progetto artistico: “Siamo riusciti a vincere questa scommessa” ha spiegato Simone Digrandi, insieme ai colleghi Rosario Prestipino e Andrea Criscione che hanno assistito rispettivamente l’organizzazione dei due contest, “Sangiovart ha dato voce alle migliori eccellenze giovanili di questa città; quest’ultima ha risposto riempendo tutta Piazza San Giovanni, e per questo, durante la serata, nel backstage si iniziava a sentire voglia di organizzare una seconda edizione”.

Proprio la presenza di tantissima gente - che ha assistito con entusiasmo a tutto lo spettacolo dall’inizio alla fine – ha dato conferma della bontà del progetto. Moltissimi, in particolare, i giovani che, ai lati del palco, non si sono mossi un minuto nel sostenere tutti i gruppi musicali e gli artisti, molti dei quali della loro stessa età.

Questi i vincitori dei due contest: per il Music il primo posto è andato alla formazione “Sturm und Drunk”, il secondo a Rosa Gurrieri e il terzo ai “Soul for Sale”. Per il Photo, Leandra Russo e Andrea Criscione, sulla base dei voti raccolti nella fase finale di Palazzo Garofalo, hanno attribuito il primo posto alla foto “Saudade di Sicilia” di Alessandro Cataudella, il secondo a “Ricongiungersi” di Laura Dimartino e il terzo posto alla foto “Folklore. Esplosione di colore” di Federico La Cognata.

Sembra insomma che l’espressività giovanile goda di un nuovo e particolare palcoscenico, quello di una festa che diventa davvero momento collettivo, e modo per celebrare anche le specialità di ognuno.