SANDRO TUMINO, VENERINA PADUA E ANGELA BARONE CON MUSTILE

22 Mar 2011 16:43

La risposta, a dir poco polemica, dei fratelli Mandarà alla nota sulla distorsione pre-elettorale di somme e contributi del collega Mustile, merita un intervento. Se è pur vero che nessuna legge rende incompatibile il ruolo di controllore del Fratello Consigliere con il ruolo di controllato del Fratello Assessore, è altrettanto vero che esiste una regola, non scritta, di buon senso e di rispetto delle Istituzioni, che evidentemente per i fratelli Mandarà , in ciò degni allievi dei fratelli Mallia, non è meritevole di attenzione.

Sarà pure chiusa la partita, come dicono i fratelli, ma non pare che l’abbiano vinta; in termini di condotta e rispetto istituzionale i fratelli Mandarà, nonostante “l’età politica”, sono all’anno zero. Ma quello che dà “fastidio” della nota è quasi il sospetto che qualcuno voglia dare del cretino a qualche altro: il riferimento è alla più che nota candidatura a Sindaco del fratello Assessore e la altrettanto nota vicenda della testata “Il giornale di Santa Croce”, la cui se non appartenenza, quantomeno ingerenza, è altrettanto certa, quanto la non ufficiale, ma strasicura, Candidatura a Sindaco. Anche i muri, gli arredi e i corridoi del Palazzo di Viale del Fante sono testimoni di ciò.

Ancor più immeritata è la polemica sul Progetto “Game Over” e l’insinuazione che si coglie nella risposta del Duo Mandarà. Il Progetto “Game Over” non è del Consigliere Mustile, ma del predecessore del Mandarà Assessore, Raffaele Monte, e tutti, sia Centro Destra che Centro Sinistra, lo hanno sostenuto per l’importanza che la malattia del “gioco” sta assumendo nella nostra realtà: basta entrare in qualsiasi tabaccheria, per rendersi conto del fenomeno, che ha rovinato decine di famiglie che poi il Collega Mustile prende in cura al Sert (da serio specialista del Servizio Pubblico quale è). Quindi il Duo Mandarà non si rende conto dei danni che il “gioco”, da vera dipendenza che è, determina e della indispensabile professionalità che necessita per sostenere chi decide di uscire dal tunnel.

Sul fatto poi che tanti contributi hanno percorso la SP n° 60 “Malavita” Ragusa-Santa Croce Camerina, nulla di nuovo sotto il sole: era già successo con la Provinciale per Comiso e Scicli quando due ex Assessori, attuali Sindaci del Centro Destra, si erano Candidati nei suddetti Comuni. E’ vero che non c’è feeling con l’attuale Sindaco di Santa Croce, e  di questo le cronache ne danno ampia testimonianza, ma questo non ha impedito a tanti contributi, esclusivamente elettorali, di finire nella Città del Sole, ivi compreso il pranzo dei 210 (sic un paese di bersaglieri). Ma questa non è colpa di chi lo fa, ma di chi glielo consente, e cioè il Presidente della Provincia, e di un sistema di redazione del bilancio che vede l’Amministrazione spesso sotto il ricatto dei Consiglieri pur di averne il voto favorevole.