SANDRA BURGIO ED ESER TASKIRAN HANNO UNITO RAGUSA E LA TURCHIA CON LA LORO MUSICA

Lei mora con gli occhi castani e pieni di vita. Lui con il codino ed un grande sorriso. Lei è Sandra Burgio, lui è il Maestro Eser Taskiran. Entrambi rivelano che a “buttarli” nel mondo della musica sono state le loro madri. Come dice il Maestro Taskiran “mia madre ha capito la mia vita e quella delle mie sorelle”. Sandra Burgio la si può definire come l’ambasciatrice  della Ragusanità nella terra ottomana. Infatti, questa ragazza di soli 14 anni ha fatto sognare tutti noi dal Bosforo ed ha unito i popoli del Mediterraneo grazie al suo talento consacrato per la sua partecipazione di pregio all’interno della trasmissione televisiva “Yetenek Sizsiniz”, versione turca di “Italia’s got talent”. Di fronte a ben 4 milioni di spettatori ha dimostrato le sue doti canore. La sua emozione è stata fortissima, come lei stessa ci rivela, perché non giocava in casa ed il pubblico non conosceva le parole della sua canzone, ma alla fine l’applauso del pubblico è partito ed è riuscito a darle forza, perché in fondo la musica unisce tutti i popoli.

Il loro incontro è nato perché con il proseguire del Talent ed esattamente alle finali è stato chiesto a Sandra di cantare un brano in lingua turca. Autori del connubio artistico sono due amici della giovanissima cantante, Minè e Cem, che le hanno fatto conoscere il maestro. Insieme nel rispetto di entrambi le culture avvieranno sicuramente altri progetti, così da creare un gemellaggio siculo-turco.

Intanto sabato sera si è assistito alla cementificazione del legame tra Ragusa e la Turchia grazie a questi due grandi artisti. Prima il Maestro che insieme alla Peppe Arezzo Orchestra, colonna portante e simbolo di ogni edizione di Ragusani nel Mondo, ha regalato al pubblico di Piazza Libertà il brano l’Ottomano accompagnato dallo scorrere di immagini che ricordavano la vitalità della terra turca. Poi accompagnata dal Maestro, Sandra ha unito la nostra cultura con quella turca intonando il brano “Senza Fiato” della grande Mina nelle due lingue. Hanno seguito grandi applausi e chissà che ben presto non li rivedremo calcare qualche altro palcoscenico di prestigio… 

 

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