SAN GIOVANNI, FACCI LA GRAZIA

La causa è giusta e nobile. Non è che poi chiediamo molto, ma facci la grazia di passare i quarti di finale, e poi, se non è troppo difficile e non devi  smuovere altri santi, magari regalaci un primo posto; ci accontenteremmo anche  di un secondo.

Non possiamo perdere questa occasione: pensa , caro San Giovanni, abbiamo messo da parte esodati, crisi, suicidi di disperazione, terremoti; è vero, già questo non pensarci è un miracolo e lo è ancora di più se pensiamo che siamo tutti  uniti sotto la bandiera italiana e l’inno di Mameli, nord e sud, leghisti e terroni, poveri e ricchi.

Che importa se c’è chi ha i milioni e li butta in crociere e cosette del genere e chi non riesce a pagare le tasse, anche se vuole perché è onesto e gli hanno insegnato che le tasse servono per i servizi ed il bene comune; che importa se i numeri dell’evasione crescono , che importa se i nostri politici hanno qualcosa da nascondere e non si riesce a mandarli a casa. Che importa che i nostri eroi avranno ancora altri soldini per investire nel  calcio scommesse, anche questa una necessità della congiuntura economica.

Che importa se la nostra indignazione è durata un attimo.

Oggi abbiamo gli europei e Il miracolo ancora una volta è accaduto, puntuale come sempre: siamo un popolo in pantaloncini a cantare fratelli d’Italia e tirare calci ad una palla rotonda.

Ma una proposta, con la Tua intercessione, possiamo farla; una bella laurea ad honorem in fisica ai nostri attaccanti che conoscono così bene le leggi della balistica da saper imprimere la giusta angolazione al sacro pallone per fargli centrare la porta e sfondare la rete.

Ma forse la proposta migliore sarebbe un’altra:  se i nostri giocatori sono così bravi da unirci in un solo popolo, perché non portarli in massa in  Parlamento? In fondo hanno tutte le carte in regola: sono ricchi , fanno investimenti nei paradisi fiscali e tanti sono pure indagati o inquisiti.

 

 

 

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