San Biagio a Comiso, San Francesco di Paola a Scoglitti: feste e tradizioni popolari

La cupola della Chiesa Madre si tinge di rosso in onore di San Biagio, Patrono di Comiso.

È una delle iniziative organizzate a Comiso in occasione della festa patronale in onore di San Biagio, che si celebra la seconda domenica di luglio: un appuntamento che segue di appena una settimana la festa patronale di San Giovanni, a Vittoria e che coincide, nello stesso giorno, con la festa patronale in onore di San Francesco di Paola a Scoglitti.

San Biagio a Comiso: la raccolta del pane, la processione

A Comiso, alcuni riti tradizionali: la raccolta del grano e la raccolta del pane, nel pomeriggio del sabato, ad opera dei portatori, con la vendita in beneficenza, la svelata del simulacro del santo vescovo di Sebaste e nella giornata di domenica la caratteristica processione per le vie della città, molto seguita.

Una delle peculiarità quest’anno, sarà la scenografia di carta colorata ad aria compressa” che ricorda i caratteristici “Palluna”, che caratterizzavano i festeggiamenti religiosi in alcune città siciliane – e anche a Comiso – fino a qualche decennio fa e che erano stati ripristinati circa venti anni fa da un gruppo di cultori delle tradizioni popolari, che hanno riportato in auge anche le caratteristiche “Ntorci”, cioè delle torce simboliche dipinte e decorate con fiori finti, che vengono portati in mano dai pellegrini. Numerosi quelli che seguono a piedi il lungo percorso della processione di San Biagio, a partire delle 18 del pomeriggio.

Scoglitti: la processione in mare di San Franciscuzzu

A Scoglitti, la processione si svolge in due fasi. Al mattino, a mezzogiorno, il simulacro del santo di Paola viene portata fino al mare e da lì issata su un peschereccio per percorrere il tratto di mare antistante il porto, dapprima in direzione di Marina di Ragusa, poi in direzione di Gela. Salirà sulla barca anche il vescovo ci Ragusa Giuseppe La Placa. Il pomeriggio la processione serale per le vie della città.

Il corteo storico rievoca il leggendario ritrovamento in mare della statuetta

Il giorno prima, sabato, nell’ora del tramonto, si svolge il tradizionale torneo storico, con abiti d’epoca, che rievoca il leggendario ritrovamento della statuetta di “San Franciscuzzu”. I pescatori che ritrovano la statuetta la portano in corte fino alla chiesetta di San Francesco di Paola, fatta edificare dal marchese Ferreri di Comiso. Tra i figuranti risultano anche il marchese e la marchesa e i loro cortigiani.

Il legame di Scoglitti con Kamarina

La statuetta, infatti, proveniva con ogni probabilità da un galeone spagnolo che nel medioevo solcavano con frequenza quel tratto del mare Mediterraneo su cui si affacciava anche il porticciolo di Scoglitti, reso famoso anche per i traffici commerciali con Malta e per il commercio del celebre Vino Cerasuolo.

Il porto, a sua volta, è l’erede dell’antico porticciolo della città greca di Kamarina, colonia che si fa risalire al VII secolo avanti Cristo. Qui, sulle rovine dell’antico tempio di Athena, di cui oggi sono ancora visibili i resti, sorse poi la chiesa dell’Assunta di Cammarana, distrutta quasi due secoli fa da un incendio. Ancora oggi, nella vicina Scoglitti si festeggia, la Madonna Assunta di Cammarana.

Il ricordo di fratel Giovanni Carlo Maria Tolaro, dell’Ordine dei Minimi

Quest’anno Scoglitti ricorda, in modo particolare, il giovane sacerdote fratel Giovanni Carlo Maria Tolaro, dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola. Il religioso, originario di Scoglitti, è morto all’improvviso il 29 aprile scorso all’età di 40 anni. Era quasi sempre presente nel suo paese di orgine, durante i festeggiamenti di San Francesco di Paola. È sepolto a Scoglitti.

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