Salvini: “Sulla chiusura dei porti decido io”. È scontro con il M5s dopo la presenza di Fico a Pozzallo

Matteo Salvini tira dritto e conferma la chiusura dei porti italiani alle navi delle Ong che definisce “aiuto-scafisti”. E anche se ripete che con i 5 stelle non intende litigare, si acuisce nei fatti lo scontro con il Movimento di Di Maio.
Ieri è stato il presidente della Camera Roberto Fico a dire che non chiuderebbe i porti. Salvini ha liquidato le sue parole come “un’opinione personale” aggiungendo che “i ministri non hanno opinioni. I ministri fanno”.
Un modo per dire che la responsabilità è sua e non di altri, e che si andrà avanti in questa direzione. Dal palco del tradizionale raduno di Pontida, poi, il segretario della Lega è stato ancora più chiaro. I dirigenti e i ministri dei 5 stelle “sono persone oneste, coerenti e con la voglia di cambiare il Paese” ha premesso. Ma poi ha aggiunto che “se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell’Interno”.
In realtà, sulla chiusura dei porti ha voce in capitolo anche il Ministero dei Trasporti, che è guidato dal pentastellato Danilo Toninelli. E proprio fonti del ministero hanno ricordato a Salvini che “le prerogative sono congiunte tra Mit e Ministero dell’Interno, visto che ai Trasporti fanno capo Capitanerie e Guardia Costiera”. Insomma, è la risposta netta, non spetta solo al Viminale decidere.

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