SALA OPERATORIA IN CUCINA?… NO GRAZIE, SIAMO NEL 2013!

La Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie è un organo di giurisdizione speciale, istituito presso il Ministero della Salute. Tale Commissione, tra gli altri compiti, ha quello di essere preposta all’esame dei ricorsi presentati dai professionisti sanitari contro i provvedimenti dei rispettivi Ordini e Collegi professionali. Leggendo tra le varie news inviateci dalle Associazioni di categoria e Società Specialistiche, ho trovato un pronunciamento della CCEPS, nel quale proprio la Commissione stessa riteneva ‘illecito’ il comportamento di un medico veterinario che effettuava un’intervento chirurgico di isterectomia (asportazione dell’utero) in abitazione senza (per propria ammissione) adeguate attrezzature.
Ma c’è proprio bisogno nel 2013, mentre parliamo di buona pratiche veterinarie, di sale chirurgiche attrezzate di tutto punto, di asepsi intra e peri-operatoria, di monitoraggio del paziente, di anestesia eseguita al passo col progresso scientifico … di un pronunciamento della Commissione per stabilire che il veterinario avrebbe dovuto “limitarsi a prestare le prime cure nel contesto domiciliare e poi avviare il cane presso una struttura veterinaria e ciò sia nel rispetto dei doveri di diligenza e prudenza, sia per la salvaguardia del decoro professionale”?
Altro spunto di riflessione: ma chi è quel proprietario che affida il proprio amico a 4 zampe a qualcuno per un intervento chirurgico improvvisato in casa, quando a due passi c’è una struttura con una sala operatoria?
Meditiamo!

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