Roghi tossici e discariche abusive: Marina di Acate tra fumo e rabbia. VIDEO

Non c’è pace per i cittadini di Marina di Acate che, durante la serata di ieri, intorno alle 23.30, sono stati vittime dell’ennesima fumarola. L’incendio si è sviluppato subito dopo la rotonda d’ingresso, sul lato sinistro della carreggiata: plastica, copertoni e scarti agricoli sono andati in fiamme, sprigionando una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. Il rogo è stato denunciato dal comitato Terre Pulite. Un rogo che si è sprigionato, tra l’altro, in un terreno che si trova in linea d’aria all’opposto del luogo che servirà ad ospitare il costruendo “hub vaccinale” di Marina di Acate. Ma con quali premesse? Il video della fumarola di ieri sera ha fatto rapidamente il giro dei social, raccogliendo indignazione e rabbia. “Non ce la facciamo più!”, scrivono i volontari nel post, denunciando l’ennesimo episodio di inciviltà e impunità ambientale. Tanti i cittadini esasperati che si sentono costretti a lasciare la frazione marinara per non subire questo genere di vessazioni ambientali.

Un fenomeno che non si ferma

Secondo l’associazione, quello di oggi non è un caso isolato ma “una scena che si ripete da anni, sotto gli occhi di tutti, senza che nulla cambi davvero”.
Le campagne di Marina di Acate e delle zone limitrofe sono da tempo al centro di denunce e segnalazioni per la presenza di microdiscariche abusive e incendi di rifiuti plastici provenienti dalle serre.

Nonostante le operazioni di bonifica e le promesse istituzionali, il fenomeno continua con una regolarità inquietante, soprattutto durante la stagione agricola. I roghi tossici rilasciano sostanze altamente inquinanti, tra cui diossine e microplastiche, che compromettono aria, suolo e falde acquifere. Il referente di Terre Pulite, Riccardo Zingaro, ci spiega: “Ci sono discariche della grandezza di un campo di calcio e nessuno fa niente: di cosa stiamo parlando?”, dichiara Zingaro.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it