Fumarole soffocanti. Comitato Terre Pulite si appella al prefetto, serve task force

Il Comitato Terre Pulite chiede al sindaco di Vittoria di far conoscere con urgenza alla città le risultanze dell’incontro con il prefetto di Ragusa sul tema delle fumarole. 

La situazione nel nostro territorio è infatti sempre più grave e i cittadini chiedono risposte concrete ed efficaci. 

Il pericolo per la salute pubblica

“Ogni giorno centinaia di fumarole vengono accese per bruciare residui agricoli misti a plastiche e anche rifiuti di tutti i tipi. Il pericolo per la salute pubblica è altissimo perché le fumarole producono diossina che resta nell’aria da respirare, si deposita sul terreno e si infiltra nelle falde acquifere”.

Il comitato Terre Pulite di Vittoria lancia l’ennesimo grido d’allarme. Come è successo più volte negli ultimi anni, con l’arrivo dell’estate si aggrava il fenomeno delle fumarole lungo tutta la fascia trasformata: rifiuti plastici e rifiuti speciali, spesso derivanti dalla dismissione delle serre. Vengono bruciati e il fumo tossico viene diffuso nell’aria. Chi brucia, lo fa senza avere nessuna attenzione e nessun riguardo né per la sua salute né per quella degli altri.

“Intervenga il Prefetto. Subito un comitato per l’ordine pubblico”

Anche stavolta il Comitato chiede l’intervento del sindaco. “Non si può aspettare un minuto di più: il sindaco chieda al Prefetto la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza e relazioni sui fattori di rischio grave per la salute dei cittadini. Il Prefetto potrebbe, in questo caso, inoltrare richiesta formale al Ministro dell’Interno per l’istituzione di una specifica task force (Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza), anche temporanea, finalizzata a combattere e debellare il fenomeno delle fumarole. È il momento di agire, adesso! Non possiamo attendere un minuto di più, perché ogni giorno che passa i nostri concittadini vengono avvelenati e in maniera sempre più grave”. 

Sostegno agli agricoltori: servono mezzi adeguati per lo smaltimento

Ma non si devono penalizzare gli agricoltori. È ovvio che il fenomeno delle fumarole parte da lontano: dall’inciviltà, dalle cattive abitudini, dalla strafottenza, dalla mancanza di senso civico, ma anche da tanta ignoranza. E purtroppo non solo da questo. “Mancano misure strutturali a sostegno degli agricoltori, che non sono mai stati messi in grado di smaltire correttamente i rifiuti agricoli e le plastiche meno pregiate. Questo va fatto al più presto, perché l’incremento delle produzioni agricole, che sono ormai a ciclo continuo, rende il problema se possibile sempre più grave. 

Ma non si può non considerare il fatto che le fumarole sono spesso anche il modo che le mafie usano per smaltire ogni tipo di rifiuti, sia quelli agricoli sia quelli speciali, altamente pericolosi per la salute. Quindi adesso la priorità deve essere reprimere immediatamente queste pratiche irresponsabili e criminali”.

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