RIUSCITO IL SIT-IN PROMOSSO DAI GIOVANI DEMOCRATICI E DAL PD DI RAGUSA SULL’EMERGENZA IDRICA

“Abbiamo voluto rappresentare un disagio che rischia di diventare sempre più persistente. Una situazione grave che non deve passare sotto silenzio. E per questo motivo si è reso necessario sensibilizzare nella maniera adeguata l’Amministrazione comunale di palazzo dell’Aquila”. E’ il messaggio caratterizzante il sit-in di protesta promosso dai Giovani Democratici e dal Pd tenutosi mercoledì pomeriggio dinanzi alla sede del Comune di Ragusa. Proprio in questi giorni, tra l’altro, è arrivato l’acconto del canone idrico. In alcuni casi le bollette sono state recapitate nelle abitazioni dei cittadini l’1 giugno quando, invece, la scadenza risultava essere il 31 maggio. In più si consideri il fatto che le tariffe sono aumentate oltre alla circostanza in base alla quale i cittadini delle zone in cui si registra l’emergenza idrica sono costretti a pagare le autobotti. “Ragusa – affermano ancora i Giovani Democratici e il Pd – non si era mai trovata costretta a fare i conti con una situazione del genere. Questo mette in luce il completo fallimento delle politiche portate avanti dal sindaco Piccitto e dalla sua Giunta. Nonostante da tempo sia segnalata questa emergenza, nessun tipo di contromisura è stata adottata. Per quale ragione? Ecco, con il sit-in di protesta “L’acqua che non c’è”, abbiamo proprio voluto porre l’accento su questa difficile situazione, auspicando che possa registrarsi il prima possibile una inversione di tendenza. Come Giovani Democratici e come Pd abbiamo dimostrato che il nostro primario interesse è quello di risolvere le questioni che creano apprensione ai cittadini. La carenza della risorsa idrica è una delle priorità da definire il prima possibile. Chiediamo all’Amministrazione comunale di attivarsi in tale direzione”.

 

 

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