RIUNIONE ALLA CAMERA DI COMMERCIO SULL’AUMENTO DEL DIRITTO CAMERALE

Si è svolto giovedì 9 luglio alla Camera di Commercio l’incontro tra i rappresentanti dei Centri Commerciali Naturali, una rappresentanza dei artigiani ed agricoltori in merito all’aumento del diritto camerale del 20%.

Incontro pertanto deludente dove non si è raggiunta alcuna intesa tra le parti. Si chiedeva pertanto di ritirare la delibera e di far respirare le imprese ed il lavoro che ogni giorno migliaia di persona svolgono duramente in campo di battaglia. Si chiede di cambiare rotta con urgenza e non produrre una Camera di Commercio passiva ma una Casa dello Sviluppo rappresentativa perfino dei disoccupati e dei bambini.

I Centri Commerciali Naturali, con a capo Gianni Corallo del CCN dell’area industriale Isole Iblee , ancora contro l’aumento del diritto camerale del 20% e contro una mancata programmazione relativa ai fondi europei 2014/2020: esprimiamo considerevole rammarico per la scelta della Camera di Comercio e dei suoi azionisti, le associazioni di categoria, perchè piuttosto che difendere le imprese, le usano come bancomat senza accenno alcuno a favore dello sviluppo e la programmazione virtuosa per i prossimi anni. Chiedevamo e chiediamo ancora che si ritiri la delibera e che si diano esempi di risparmio e di contenimento della spesa.

Abbiamo consumato una riunione quella che si è svolta giovedì scorso presso la Camera di Commercio di Ragusa, deludente e triste. Un incontro senza discutere di politiche di crescita ne di innovazione progettuale.

Da Federfarma si sostiene che la nostra Camera è una delle più attive e brillanti d’Italia e da qui deve o poteva partire un nuova visione di territorio e di partecipazione collettiva, piuttosto che vessare ancora le imprese che oggi sono sempre più in crisi e disorientate tendendi al declino definitivo. Siamo rammaricati per come le associaizoni di categoria abbiano, all’unanimità, approvato l’aumento del diritto camerale ancor di più consegnando tra qualche anno il valore del nostro lavoro a Catania senza sapere noi che ruolo avremo.

Roberto Allegrezza del Forum dei Centri Commerciali Naturali rete del Val di Noto lancia l’allarme assieme ad un gruppo nutrito di agricoltori, artigiani e commercianti che si sentono delusi dalla mancanza di idee e di discussione. Oggi si discute di pochissimi progetti assistiti e senza futuro, senza dare alcuna speranza a chi rischia la definitiva rassegnazione. L’unica cosa certa è il prezzo del latte che è di 35centesimi al litro e addirittura, in data retroattiva gli industriali si permettono con arroganza, sostiene Enzo Licitra, di defalcare 0,8 centesimi al litro il pagamento del latte ai nostri pruduttori. Altra cosa certa sono le gare dei voli aerei andate deserte, così come non si discute di progetti virtuosi ovvero che camminano da soli una volta partiti.

E’ da anni che invitiamo a promuovere un Piano di Sviluppo con riferimento per il Val di Noto adesso rischiamo di arrivare in ritardo e di far perdere i fondi destinati alla crescita con una conseguente perdita di lavoro e di benessere per la nostra comunità.

Santi Tiralosi in rappresentanza di Ibla ha discusso ed invitato a promuovere il turismo con progetti robuti che mettano a sistema tutte le componenti del territorio e non solo l’aeroporto o pochi altri soggetti.

Dall’incontro è emerso che la Camera di Commercio, e di questo ne parleremo presto anche con la Politica, non deve essere più solo la casa delle imprese ma del territorio, introducendo anche disoccupati e bambini, che magari faranno impresa contribuendo alla causa comune e facendo crescere la Camera di Commercio. Chiederemo sostegno ai comuni affinchè sollecitino il consiglio camerale a costruire il cambiamento . Si riuniscano subito tutte le componenti del territorio e si promuova subito un fondo per lo sviluppo assieme ai comuni, alla ex provincia ed alle imprese che intendono occuparsi dei nuovi scenari.

Il Forum del Val di Noto ed il Comune di Modica stanno discutendo di crescita e di programmazione per i prossimi anni, ovvero anni decisivi per la crescita o la morte del territorio e le conseguenza sono imprevedibili per tutta la salute sociale.

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