RITROVEREMO LO SPIRITO DI SQUADRA E CE LA FAREMO ANCORA

Siamo arrivati in eccellenza dopo 4 anni di sacrifici, di investimenti mirati e una buona programmazione, grazie ad una squadra che da subito ha fatto “gruppo” e quando una squadra lavora per la maglia i risultati arrivano.

Parte da qui l’intervista di Ragusa Oggi a Marco Agnello presidente dell’UPD Santa Croce.

La sua squadra dopo avere regalato a Santa Croce  Camerina il girone di Eccellenza ritorna l’anno dopo in promozione, non solo le prestazioni di questa squadra non bucano l’avversario, con risultati fino ad adesso deludenti.

D: Presidente anche domenica con il Troina una prestazione deludente

R: Un arbitraggio penalizzante  e scadente che ci ha annullato un goal, per una squadra che fino a ieri non aveva ancora dato il massimo. Adesso anche se il risultato non è arrivato pieno, sembra che le cose stiano cambiando. La squadra che gioca senza allenatore, è “affidata” a Samuele Boncompagni, e sta cercando di riformare il “gruppo”

D: Quanto è contano i soldi in un campionato.

R: Molto. Dalla promozione in poi contano molto. Per arrivare all’eccellenza la società ha speso circa 180.000 euro. In parte è stata supportata da diversi sponsor ma il territorio non ha apprezzato bene quello che era un obiettivo ambizioso. Un traguardo importante per il calcio santacrocese. Nota positiva: malgrado la retrocessione 20 nuovo dirigenti hanno sposato la causa della società. Oggi abbiamo un budge ridotto. Abbiamo rinunciato a tutti i giocatori che provenivano da altre provincie per abbassare i costi. Da quest’anno possiamo contare anche sul settore giovanile con circa 6 ragazzi che orbitano nella 1° squadra.

D: Però qualche defezione l’avete avuta. Rizzo e D’Agosta sono andati via. Ha inciso sulla loro decisione la “minaccia” del presidente di sospendere momentaneamente gli stipendi?

R: I ragazzi che sono andati via erano quelli che erano pagati meglio. La sospensione voleva essere una scossa alla squadra. Hanno dimenticato o voluto dimenticare, che la dirigenza ha sempre rispettato gli accordi economici che si è assunta.

D: Deluso da un campo che oggi si presenta vuoto?

R: Oggi che più di altre volte la presenza di un pubblico massiccio,  può essere determinante per invogliare i ragazzi a impegnarsi di più, il campo è vuoto. Forse i tifosi si erano abituati alla presenza di squadre importanti a risultati che tardano ad arrivare si è allontanato. Certo deluso.

D: Non si può non fare cenno alle dimissioni dell’allenatore Santoro. Dove ha fallito.

R: Non è semplice mettere d’accordo 22 tesserati. Il tecnico ha molto lavorato sulla preparazione atletica dei ragazzi. Molti non lo hanno seguito e sul campo hanno avuto prestazioni deludenti, presi dall’aspetto economico non hanno più giocato per la maglia. Una volta era diverso.

D: Forse il tecnico non ha saputo coinvolgere la squadra. Farla diventare un “gruppo” con un obiettivo.

R: Se parliamo di spirito di squadra, devo dire che forse da questo lato ha fallito. Spesso, la ricerca del risultato che sia di tutti sopperisce alle lacune tecniche infatti l’eccellenza era anche il risultato di un obiettivo della squadra. I giocatori giocavano per la maglia e hanno vinto.

D: Se Marco Agnello trovasse una lampada magica, cosa chiederebbe.

R: Nessuna richiesta per il genio della lampada. Non dobbiamo essere così preoccupati, in questo girone, incontriamo squadre che sono alla nostra portata. Dovremo rivedere l’organico. Lo faremo a dicembre quando si aprirà la campagna acquisti. Dovremo solo non sbagliare a trovare i sostituti di Rizzo e D’agosta.

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