RITARDI IMPUTABILI ESCLUSIVAMENTE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

“Dalla vicenda del sequestro di alcuni box al mercato di Fanello emerge un fatto evidente: ci sono dei colpevoli ritardi imputabili esclusivamente all’Amministrazione comunale”. Anche i consiglieri comunali di Grande Sud, Andrea La Rosa e Salvatore Artini, e di Un Nuovo Inizio, Salvatore Sanzone e Daniele Barrano, intervengono sulla vicenda che ha portato al sequestro di 15 box (e al dissequestro di sei) da parte della Guardia di Finanza, di cui viene apprezzata la grande professionalità, sotto la direzione del comandante Francesco Fallica, all’interno del mercato ortofrutticolo di contrada Fanello.

 

“Sembra chiaro che sul rilascio delle concessioni da parte dell’Amministrazione comunale ci sia stata un’eccessiva superficialità – proseguono – innanzitutto, la commissione comunale di mercato aveva l’obbligo di sottoporre a verifica quantomeno annuale gli assetti aziendali di ciascuna ditta per accertare la sussistenza dei requisiti che avevano portato al rilascio delle concessioni. Dall’altro lato, c’è stata troppa leggerezza nel rinnovare alcune concessioni”. Secondo La Rosa, Artini, Sanzone e Barrano, il blitz condotto dalla Guardia di Finanza ha aperto uno squarcio su una situazione poco trasparente per quanto riguarda l’attività commerciale. “Ci chiediamo: ma questa società di gestione – continuano i quattro consiglieri – non era stata inaugurata in pompa magna tre anni fa con la presentazione dei componenti del consiglio di amministrazione nella sala degli specchi di palazzo Iacono? E perché non è mai stata avviata in termini operativi? Perchè l’ex presidente Giombattista Gambuzza, personaggio che con l’ortofrutta ha avuto dimestichezza per i suoi trascorsi imprenditoriali, ha deciso di gettare la spugna e lasciare l’incarico che gli aveva affidato con tanta enfasi il sindaco Nicosia? Al mercato si dovevano creare gli accessi automatici, ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò. E allora la domanda è: perché questi ritardi a Fanello? Chi e che cosa ostacolano il processo di modernizzazione della struttura mercantile?”.

 

“In questa fase – sottolineano ancora gli esponenti di Grande Sud e Un Nuovo Inizio – bisogna evitare di penalizzare eccessivamente i concessionari. Il sindaco non può revocare le concessioni sic et simpliciter, ma semmai deve emanare un provvedimento che consenta, a quelle ditte che hanno subito il sequestro, di sanare una situazione di normale prassi amministrativa. Se, come ha dichiarato, ritiene che le responsabilità dei funzionari comunali che hanno materialmente firmato gli atti, non abbia rilevanza penale, non si vede perché a subire questi provvedimenti debbano essere ditte che hanno seguito un normale iter istruttorio. L’auspicio, dunque, è che si vada verso la normalizzazione e che l’Amministrazione comunale si attivi da subito per arrivare a garantire un futuro di trasparenza e legalità all’intera struttura”.

 

 

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