È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RISPARMIO DI MILLE EURO A FAMIGLIA
16 Gen 2012 05:10
Secondo una stima dell’Adiconsum Nazionale il risparmio medio sarà di più di 1000 euro a famiglia e un aumento del PIL tra l’1 e il 2%.
Il risparmio sarà così suddiviso :
- circa 70 euro per spesa farmaceutica;
- circa 350 euro per la liberalizzazione del commercio;
- circa 250 euro per la liberalizzazione dei carburanti;
- circa 400 euro per la liberalizzazione delle professioni.
La parola d’ordine delle Associazioni dei consumatori è SI alle liberalizzazioni, NO a privatizzazioni selvagge. Speriamo che le solite lobby non blocchino il processo di liberalizzazione che si stanno per concretizzare. Sarebbe una catastrofe per il Paese e per i consumatori.
Infatti le privatizzazioni di vecchia memoria sono state pagate pesantemente dai consumatori ed hanno arrecato danni enormi al Paese. Non è possibile vendere, o peggio svendere, le strutture e le aziende pubbliche dell’Energia, né privatizzare le Poste o le ferrovie. Le reti (ferroviarie, telefoniche, energetiche, ecc.) devono rimanere saldamente in mano pubblica e le aziende che ne usufruiscono, devono pagare il giusto onere allo Stato, che così potrà effettuare investimenti e dare impulso allo sviluppo delle stesse reti.
Si liberalizzano realmente i servizi pubblici locali e si operi un vero controllo da parte delle istituzioni pubbliche e anche da parte delle Associazioni Consumatori, come previsto dalla Finanziaria 2008. Si migliori lo strumento della class-action, rendendolo un mezzo di tutela collettiva più gestibile dalle Associazioni Consumatori e quindi più efficace.
Conclude Cerruto “le Associazioni Consumatori saranno protagonisti in questa fase delle liberalizzazioni e le istituzioni pubbliche ne dovranno tenere conto, perché vigileremo e chiederemo agli enti locali, in sede di stipula dei contratti di servizio, di emanare la “carta della qualità dei servizi” tanto quanto previsto dall’art.2 comma 461 della legge finanziaria del 2008”.
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