RIPOPOLIAMO DI SUB E PESCI LA COSTA RAGUSANA

La tragica esperienza della “Haven”, la petroliera affondata al largo delle coste genovesi nel ’91, qualcosa di positivo ha comunque lasciato. Il suo relitto, infatti, è diventato uno dei punti di ritrovo più frequentati dai sub, oltre che un’area marina di ripopolamento ittico naturale.

Perché allora non riprovarci con un affondamento “pilotato”?

La proposta, che potrebbe essere considerata bizzarra, è stata approvata dalla commissione Difesa della Camera.

Il progetto di legge prevede infatti l’affondamento di una vecchia nave militare nelle acque della Liguria, davanti alla Spezia, dove ha sede uno dei grandi arsenali della Marina italiana.

E l’idea potrebbe trovare nuovo vigore, a pochi giorni dalla devastante alluvione che ha colpito proprio lo Spezzino, territorio quanto mai bisognoso di sostegno, anche economico.

 Il testo dovrà affrontare ora il parere della commissione Bilancio sulla copertura dei costi e quindi sarà trasmesso all’aula.

Per l’affondamento verrebbero utilizzate navi che ormai hanno concluso la loro carriera e sono destinate alla demolizione. Il progetto di legge prevede che venga scelta una nave tra quelle dislocate nel porto della Spezia e, dopo la bonifica, venga affondata d’intesa con la Regione Liguria.
Rimane il problema dei costi dell’affondamento e della bonifica, che ha portato il Pd ad astenersi. La soluzione, suggerita dall’Idv Augusto Di Stanislao è quella di utilizzare i soldi dal Fondo europeo per la Pesca e dal Fondo europeo per lo sviluppo Regionale, previa autorizzazione della Commissione europea. “E poi  –  aggiunge Chiappori, colui che ha scritto l’articolo di legge  –  gli enti locali che faranno richiesta ci metteranno del loro”. Insomma niente oneri a carico dello Stato, su cui però dovrà pronunciarsi la commissione Bilancio.

Altro dubbio del Pd riguarda procedure che garantiscano meglio l’impatto ambientale. “Io frequento il mare da quaranta anni  –  dice Chiappori  –  sopra e sotto. Una volta bonificata la nave non avrà alcun impatto. Anzi creerà un ambiente favorevole al ripopolamento ittico”.

Sull’esempio ligure Maurizio Buggea, anch’egli frequentatore del mondo sommerso, propone di fare qualcosa in più per le nostre coste iblee. Cioè creare zone di ripopolamento lungo la costa ragusana che è di circa Km. 90,  una zona ogni km. 10, ad una profondità  di max  -mt.20, coinvolgendo la marineria locale alla tutela e valorizzazione dei siti per un incremento della piccola pesca , del pescaturismo ,del turismo subacqueo. La costituzione di un consorzio tra i Comuni rivieraschi, pescatori, addetti al turismo, agenzie didattiche per subacquei,il vicino arsenale di Augusta per l’approvvigionamento delle navi , potrebbe essere la via per  trovare i fondi necessari al progetto che una volta attuato si manterrebbe naturalmente da solo.

                                                                                        

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