Legambiente: raddoppio Ragusa – Catania? Meglio completare la Siracusa – Gela fino a Modica

Legambiente Ragusa dice la sua sulla Ragusa- Catania. Per gli ambientalisti ragusani “sarebbe meglio non avventurarsi in opere che appaiono sempre più irrealizzabili e ambientalmente insostenibili. Per questo hanno diffuso una nota nella quale spiegano il loro pensiero. 

“A 12 anni di distanza , da quando fu pensata- si legge nella nota diffusa alla stampa-  l’autostrada Ragusa Catania ancora non nasce. Scarsa affidabilità del partner privato, sovrastima del traffico,  elevato costo del pedaggio e necessità di prevedere una viabilità alternativa gratuita i maggiori ostacoli segnalati dal Ministero dello sviluppo economico”.

“Le promesse di ridurre il pedaggio a 3 euro da parte del ministro Toninelli- dichiarano ancora-  sono parole al vento, perché non spiega dove troverà i soldi, così come  le promesse di intervento della Regione  che già non sa dove trovare  i 48 milioni che verranno a mancare al tronco Ispica-Modica dell’autostrada Siracusa-Gela , visto che l’EU non li erogherà più per i ritardi accumulati. Per non parlare che la priorità è di completare tutti i cantieri aperti in Sicilia. E se per l’autostrada Siracusa-Gela abbiamo ‘solo’ quasi 50 anni di ritardo, quando entrerà in esercizio la Ragusa-Catania? Promesse da periodo elettorale e populismo a piene mani anche da chi ha fatto della lotta alle concessioni autostradali una ragione di vita”. 

“Le sempre maggiori difficoltà sul progetto autostradale- suggeriscono-  consiglierebbero invece un cambio di strategia: ci si concentri esclusivamente sulla Siracusa-Gela, nel tratto da Rosolini a Modica dove i lavori sono in uno stadio avanzato e potrebbero essere terminati entro il 2020. Così la provincia avrà 16 km di autostrada e sarà collegata a Catania in modo veloce con il risultato di ridurre parte del traffico della Ragusa Catania. Si utilizzino invece i 370 milioni pubblici, in parte per interventi sui tratti più pericolosi della SS. 514, e  la rimanente parte per la nuova linea ferroviaria Comiso- Aeroporto Comiso- Vizzini, in modo da arrivare comodamente da Ragusa a Catania in meno di 2 ore e di collegare i due aeroporti con la ferrovia. Ci sono almeno una mezza dozzina di motivi validi per incentivare i treni  ( su linee moderne) più dell’asfalto: sono più sicuri più veloci e più ambientalmente sostenibili, inquinano meno e permettono di godersi il paesaggio, sono più efficienti e, per chi li usa, più economici. Anche sulla più moderna delle autostrade, il rischio incidente è sempre in agguato. Solo per citare un dato: in auto perdono la vita 0,72 persone ogni miliardo di chilometri percorsi, per il treno questo indice crolla a 0,04. Se, quindi, si invoca sicurezza, bisognerebbe iniziare a pretendere nuovi binari e stazioni, più che asfalto e caselli. La scelta di viaggiare su rotaia anche per brevi spostamenti in ambito locale, ha importanti effetti benefici indiretti. Si riducono i tassi di incidentalità su strada, tra le prime cause di morte anche dei giovani in Italia, e si contribuisce a decongestionare il traffico su strada. L’alternativa del ferro  alleggerirebbe ancora di più il traffico sulla Ragusa-Catania.”

“Che senso ha lasciare delle opere incompiute ( come la Siracusa – Modica ) e iniziare nuove opere stradali- scrivono gli esponenti di Legambiente- che non si sa se mai verranno realizzate e quando? La mobilità sta cambiando e a Ragusa nessun sembra accorgersene continuando a ragionare come nel secolo scorso. Perché non si fa l’analisi benefici/costi prima di buttare dalla finestra i pochi soldi disponibili ? Sulla TAV si e sulla Ragusa-Catania no ? Sarebbe opportuno sapere quante persone sarebbero disponibili a spendere 25/30 euro per servirsi della futura infrastruttura, considerato che secondo le attuali stime  il costo del pedaggio dovrebbe aggirarsi sui 12/15 euro a tratta, quando a 20 minuti da Ragusa ci sarà un’autostrada del tutto gratuita che porterà a Catania. Ed infine, in tempi di cambiamenti climatici in cui tutti propendono per abbattere le emissioni di CO2 nei trasporti, l’autostrada va in senso contrario”.     

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