Rifiuti urbani a Vittoria, è scontro la tra il sindaco Aiello e la Roma Costruzioni

Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello attacca a muso duro la Ciclat, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti.

La battaglia che il sindaco conduce da due anni, con l’obiettivo di giungere a una rescissione del contratto, raggiunge uno dei punti più alti. Con un messaggio video, Aiello ha parlato alla città, sostenendo che vi siano “inadempienze contrattuali spaventose della Ciclat, non compatibili con una corretta gestione del servizio”.  Aiello ha detto di numerose microdiscariche nella città, che sono state ripetutamente segnalate dai cittadini, evidenziando come, a suo parere, questo palesi una “violazione del contratto. “Stiamo contestando queste situazioni – afferma Aiello – e potrebbe esserci l’ipotesi di una rescissione del contratto. Stiamo lavorando in questa direzione. Le inadempienze contrattuali della ditta sono spaventose. Non sono compatibili con una corretta gestione del servizio”. 

Aiello: “Non si possono fare atti di malandrineria al sindaco e alla città”

Aiello utilizza un linguaggio dai toni alti. “Non siamo compari né affiliati a gruppi e sottogruppi. Noi abbiamo il dovere di difendere la città e i soldi dei cittadini. Paghiamo 650.000 euro al mese per il servizio di pulizia della città. Non è possibile fare atti di malandrineria verso il sindaco e la città. Io cerco di fare il possibile, cerco di vivere al meglio questa brutta esperienza. Non mollo. Né accetto che ci sia gente affiliata ad altre logiche, alle consorterie, ad atteggiamenti di affiliazione. Vengono da fuori per fare un servizio e non c’è corrispondenza con le indicazioni dell’amministrazione”. Nelle parole finale prelude, pur senza dirlo espressamente, ad una possibile rescissione del contratto e prepara in qualche modo i cittadini a questa eventualità. “Ci dobbiamo preparare ad un passaggio di difficoltà – conclude – ma ci dobbiamo preparare. Non possiamo accettare tutto questo”.

Aiello aveva lanciato accuse verso la Ciclat – Roma Costruzioni anche in un altro video realizzato nella Fontana della Pace, dove aveva denunciato la presenza di sacchetti di rifiuti abbandonati. 

Roma Costruzioni: “Accuse non vere. Non cediamo agli attacchi vili”

Immediata e dai toni forti la replica della Ciclat e di Roma Costruzioni.

“Siamo stanchi di sentir sempre parlare di “rescissione di contratto” – si legge in una nota della Roma Costruzioni – Il primo cittadino lo sa bene: l’amministrazione e i loro tecnici non hanno mai (e ribadiamo MAI) contestato nulla che rientri fra le motivazioni di rescissione del contratto, ma – nonostante ciò – si prosegue con la solita filastrocca, con minacce prive di fondamento e ben lontane dalla verità”.

I gestori del servizio di igiene urbana rigettano l’accusa di inadempienze. “Continuano a parlare di ‘inadempienze’ ma sono inesistenti anche queste!”. E denunciano il fatto di aver ricevuto, in 234 giorni lavoratori, ben 173 ordini di servizio, quasi uno al giorno, il che dimostrerebbe, a loro parere “una totale assenza di lucidità nella programmazione”. 

Rigettano anche le accuse di “fare atti di malandrineria” come dichiarato dal sindaco Aiello. “Chi ad oggi continua ad adirarsi sui social facendosi forte di accuse non vere, chi alza i toni e minaccia, chi attacca e non stabilisce un dialogo costruttivo non è la Roma Costruzioni, ma l’amministrazione. Pertanto, rimandiamo al mittente la “malandrineria” che ci viene attribuita”. 

I responsabili della Roma Costruzioni contestano le accuse del sindaco formulate nel video realizzato nella zona della Fontana della Pace, dove il sindaco ha fatto vedere un fusto di vernice e un sacchetto di rifiuti. “Il fusto di vernice (rifiuto speciale tra l’altro) presente proprio nel luogo delle riprese è stato abbandonato da qualcuno che non è la Roma Costruzioni. I sacchetti sul bordo del marciapiede sono opera degli incivili (per fortuna pochi!) che continuano a sentirsi tutelati e difesi da un’amministrazione che si preoccupa di attaccare un’azienda che, ad oggi, ha rispettato tutto ciò che è previsto dal contratto piuttosto che fare la guerra agli sporcaccioni”

Poi le conclusioni. “Siamo noi che non ci pieghiamo alle accuse immotivate, siamo noi che non cediamo agli attacchi vili e siamo ancora e sempre noi che non accettiamo – per stile e per contenuto – un tipo di comunicazione aggressiva e offensiva a cui gli amministratori di questa città sono purtroppo abituati.

Non è mai successo di operare in un clima ostile e denigratorio come quello che, da quando ci siamo insediati, si respira a Vittoria. Che non andiamo a genio al Sindaco e alla sua giunta per ragioni note e diverse da quelle che continuano a dichiarare è ormai chiaro a tutti. Ebbene, che loro e la città intera sappiano che non ci intimoriscono, anzi ci spronano a continuare nel nostro operato onesto e rispettoso e a batterci in nome della verità dei fatti contro chi urla il falso e minaccia”.

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