Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
RIDEFINIZIONE DELLA LEGGE SUGLI APPALTI INTERVIENE LA CNA COSTRUZIONI DI RAGUSA
18 Set 2015 07:08
Anche la Cna Costruzioni della provincia di Ragusa fornisce il proprio contributo alla ridefinizione del testo riguardante la legge sugli appalti in Sicilia dopo che la stessa è stata impugnata dal Consiglio dei ministri. “E’ l’occasione – scrive la Cna Costruzioni Ragusa in una nota diffusa in queste ultime ore, proprio quando si sta ridefinendo il testo della legge – per cercare di eliminare, oltre ai dubbi di costituzionalità, una serie di anomalie che avrebbero rischiato di penalizzare ulteriormente le piccole e grandi imprese, che sono il nerbo del tessuto produttivo locale, a vantaggio della grande impresa, rischiando di creare ulteriori occasioni di chiusura e di sottosviluppo in un settore già messo a dura prova dalla crisi”. Per la Cna Costruzioni “le nuove disposizioni comunitarie possono rappresentare un’opportunità per dare un assetto organico, snello e innovativo, al sistema sugli appalti, per creare migliori condizioni di mercato per tutte le imprese e per qualificare la spesa pubblica. Infatti, l’attuale contesto normativo favorisce le grandi imprese, privilegia la capacità finanziaria a danno di quella professionale e organizzativa, e confina le piccole imprese nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie. Occorre adoperarsi sulla questione dei massimi ribassi, non più consentibili, che producono numerose incompiute che imperversano sul territorio isolano e che vanno a tradursi nella creazione di infinite cattedrali nel deserto. Così come allo stesso modo generano varianti su varianti che danno vita solo a caos e incertezza e che fanno lievitare i costi dell’opera. Tra l’altro sono aspetti ribaditi più volte da Raffaele Cantone, vertice dell’Autorità nazionale anticorruzione. Per noi è necessario predisporre, finalmente, uno strumento chiaro e accessibile che tuteli la concorrenza e favorisca una maggiore apertura del mercato. Poche e semplici regole che possano tradursi in un più facile approccio alle procedure e, di conseguenza, in minori oneri amministrativi per le imprese devastate dagli effetti di un mercato inquinato dalla concorrenza sleale di Pmi opache che risparmiano su tutto grazie alla mancanza di trasparenza e di controlli, alla corruzione, alla pressione della criminalità organizzata sulle procedure di affidamento dei lavori”.
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