RICOSTITUZIONE DEBITO ENEL

Quando si fanno di queste operazioni un padre di famiglia, di solito, matura il proposito di pagare eventuali altri debiti puntualmente e facendo ben attenzione a non ripetere l’esperienza. Forse è manifesta ingenuità far di questi discorsi se, come alcuno mi bisbiglia, tanti buoni propositi non nascono in chi governa con l’ambizione di far carriera. Ad ogni buon conto oggi abbiamo un problema che è antico: siamo riusciti a costituire un nuovo debito. Al contrario dell’araba fenice, di cui tutti parlavano ma nessuno la vedeva, a Modica accade il contrario: i debiti spuntano come funghi, anche se in ogni dove se ne tace. E’ accaduto a me qualche giorno fa. Non mi dilungo nel dirle come, ma mi sono ritrovata a leggere un decreto ingiuntivo del 5 novembre 2015, protocollato in Amministrazione il 13 novembre. I documenti sono come le ciliegie: uno tira l’altro, e così mi sono ritrovata a constatare che solo fra il 2013 e il 2014 è maturato, verso l’Enel, un debito di 3.875.085,05, relativo a 2035 fatture accettate ma rimaste impagate. Il debito, di poi, è andato lievitando, poiché si sono aggiunti 5.000 euro per compensi professionali (l’avvocato), 843,00 euro per iva e Cassa previdenza avvocati e, infine, si aggiungeranno i fisiologici interessi legali che sono ancora da calcolare e che partiranno dalla scadenza di ciascuna fattura sino al giorno dell’effettivo soddisfo. Può dirsi che il debito risolto sia stato prontamente ricostituito. Il nostro è il caso classico di chi non riesce a vivere senza debiti. La prima domanda che mi insorge e che le volgo, dunque, è questa: se in due anni abbiamo costituito quattro milioni di debiti, euro più euro meno, come si può sostenere di aver rispettato il piano di rientro? Perché delle due una: o rispettando il piano di rientro generale riduciamo il debito comunale e potremo dire che la cittadinanza modicana si è veramente impegnata verso quest’obiettivo; oppure che ci siamo attenuti al Piano di rientro ma, immediatamente a seguire, abbiamo costituito un debito di pari o superiore importo, per cui può dirsi che nulla è cambiato sotto il sole di Modica. Diciamo che abbiamo perso tempo e tempo abbiamo fatto perdere alla Corte dei conti, che ci ha seguito puntigliosamente.

Non finisce qui, però, perché ho potuto constatare, leggendo una comunicazione della sopradetta Enel, protocollata in Amministrazione il 22 aprile 2016 al n. 22051, che il debito, alla data del 21 aprile, è ulteriormente lievitato a 4.853.137,55 euro oltre, ovviamente, agli interessi. Il fornitore, per altro, ove persista la morosità, minaccia di sospendere la fornitura di energia per alcune specifiche utenze, che sono quelle di contrada Piano Pozzi s.n.c., via Fontana, s.n.c., contrada Musebbi-Calicantone s.n.c., via Fabrizio 15 e contrada Crocefia-Catanese s.n.c. Sono costretta, a questo punto, a porle una seconda domanda: quali servizi vengono svolti con l’energia elettrica somministrata a queste utenze e quale parte della popolazione potrebbe maggiormente soffrire per la sospensione del servizio? La situazione, dunque, tende a peggiorare, poiché si è già alle minacce di sospensione della fornitura, con danno per le popolazioni e, probabilmente, per il funzionamento di alcuni impianti di sollevamento e mandata di acqua per uso potabile. A ciò si aggiunge, dulcis in fundo, il mancato pagamento di 736.638,01 euro per alcune fatture insolute (relative al periodo 1° settembre 2014-31 agosto 2015: dodici mesi) trasmesse all’Amministrazione dall’Enel Sole srl, che si occupa del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione che, a Modica, come la cittadinanza ignora, sono di proprietà della stessa Società. Il servizio di manutenzione, dice l’Enel Sole, è stato regolarmente compiuto e fatturato; sarebbe stato anche sottoscritto un piano di rientro. Su questo specifico punto chiedo a lei o all’Assessore al ramo, di chiarirmi se il piano di rientro è stato effettivamente sottoscritto e quando è stato sottoscritto. Ne chiedo copia formale da esibire in Consiglio;

chiedo a titolo generale, inoltre:

-che fine hanno fatto i fondi tasi raccolti per pagare la fornitura di energia elettrica?

– con quali fondi e quando si intende saldare il debito costituito e parzialmente oggetto dell’ingiunzione giudiziale?

-il 18 febbraio 2016 è avvenuto un incontro con i rappresentanti dell’Enel, presso gli uffici comunali, in cui è stata sollecitata, da parte dello stesso Enel, una proposta di piano di rientro. E’ stata formulata? Posso avere copia del verbale sottoscritto?

-perché ancora oggi, nonostante la disponibilità più volte manifestata da parte dell’Enel Energia a transarre, l’Amministrazione non ha voluto sottoscrivere il piano di rientro? Ricordo che su questo versante i piani sono due: il piano di rientro con l’Enel Energia e il piano di rientro con l’Enel Sole srl;

-desidero infine che mi faccia conoscere, a mezzo dichiarazione scritta del responsabile di settore:

a) a quanto ammontano le tranches debitorie annuali;

b) se è stato pagato qualche eventuale acconto;

c) perché non ha risposto ai diversi solleciti di pagamento.

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