Riciclo della sabbia e della ghiaia dei fiumi per fermare l’erosione costiera

Mettere in sicurezza le coste reimmettendo, sui litorali erosi dalle correnti, i materiali sabbiosi e ghiaiosi prelevati dai fiumi. Pubblicato dalla Regione Sicilia l’avviso emanato dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Sicilia. E’ rivolto ai Comuni interessati, nei propri territorio, dall’erosione costiera. Questi potranno riutilizzate i materiali sabbiosi e ghiaiosi tratti dai corsi d’acqua in occasione di interventi di manutenzione o mitigazione del rischio idraulico. Un sistema “circolare” che mira a riciclare questi materiali ai fini produttivi, per mettere in sicurezza le coste e garantire l’incolumità della popolazione. L’Autorità di bacino ha già individuato i corsi d’acqua in grado di rifornire tempestivamente i Comuni, le Città metropolitane e gli enti consortili interessati, che avranno 60 giorni per presentare l’istanza.

Nella provincia iblea il problema erosione è una piaga. Pozzallo non è esente.

“Speriamo solo che l’iter non sia farraginoso al punto da fare cadere ogni buona intenzione – commenta il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna – il nostro territorio ha fenomeni di erosione nel tratto verso Santa Maria del Focallo mentre nel versante ovest della città non abbiamo casi di erosione. Guarderemo con attenzione l’avviso della Regione per valutare come la proposta dell’Autorità di bacino possa essere applicata per il nostro territorio. Certo non ci faremo scappare questa possibilità”.

Al comune di Ispica il consigliere comunale Gianni Stornello ha già preso contezza dell’avviso leggendolo sull’Albo pretorio dell’ente.

Stornello da settimane lamenta il disastro sulla spiaggia fra Santa Maria del Focallo e Marina di Marza. “Speriamo che il sindaco Leontini ed il team dell’ufficio tecnico provvedano a verificare la fattibilità dell’ipotesi che arriva dall’Autorità di bacino – afferma Stornello – il riciclo di sabbia e ghiaia prelevati dai fiumi rappresenta un modo serio di intervenire sui problemi garantendo nel contempo la fruibilità dei luoghi con una forma di passaggio circolare dai fiumi e dai torrenti alle spiagge. Senza dimenticare la necessaria soluzione dei problemi che derivano dall’erosione compromettendo l’economia della zona”.

E Scicli che ha sofferto da oltre 30 il problema dell’erosione costiera da Playa Grande a Cava d’Aliga?

“In parte con i frangiflutti il problema è stato attutito. Abbiamo forme di erosione ancora su Cava d’Aliga e Sampieri – spiega l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone – alla foce del fiume Irminio non possiamo intervenire perchè la zona è Riserva naturale. Io vorrei suggerire all’Autorità di bacino di pensare ad un riciclo delle canne che crescono rigogliose lungo i fiumi. Quelle rappresentano un serio problema per le nostre spiagge quando i torrenti si ingrossano.

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