RICHIESTA INCONTRO AL SINDACO SU PROBLEMATICHE PERSONALE DIPENDENTE

In riscontro alle numerose sollecitazioni provenienti dal personale dipendente, che esprime disagio e apprensione per la mancata definizione di alcune problematiche, le scriventi OO.SS, reiterando a precedenti istanze, avanzano formale richiesta di incontro al signor Sindaco, tesa all’avvio di un tavolo di concertazione con l’Amministrazione, per un confronto costruttivo su alcune problematiche particolarmente avvertite  dai lavoratori, qui di seguito evidenziate:

 

In primo luogo, intendiamo evidenziare il notevole ritardo sull’erogazione dei buoni pasto, malgrado, la stessa parte pubblica, nel corso di un recente incontro, ebbe a suggerire di contestualizzare il pagamento delle fatture alla ditta fornitrice dei buon i pasto, con il pagamento mensile delle retribuzioni, risulta purtroppo evidente il mancato riscontro ai buoni proponimenti, sta di fatto che i dipendenti comunali attendono i buoni pasto maturati dal 8 settembre 2014 alla data corrente, mentre per il 2013 risultano scoperti circa quattro mesi, specificatamente il periodo: Gennaio-Febbraio, parte di Marzo e dal 22 Novembre al 31 Dicembre.

 

Tale ritardo, non trova oramai plausibile giustificazione, atteso che il Dirigente Ing. Troia, nel corso dell’ultima riunione di delegazione trattante, informava i presenti sulla risoluzione del contenzioso con la ditta, ci si domanda quindi, quali siano in atto gli ostacoli, che impediscono la normale erogazione dei buoni pasto maturati, senza considerare l’impegno assunto dal Sindaco, nella corso della riunione del 22/07/2014, dove si espresse favorevolmente al saldo del pregresso.

 

Non possiamo che evidenziare l’importanza del buono pasto per i lavoratori dell’Ente, che ricevono in assoluto le retribuzioni più basse del pubblico impiego, erose costantemente dall’incessante perdita di potere di acquisto, economicamente bloccate per il mancato rinnovo del contratto fermo al 2009, tale contesto genera un’insopportabile mortificazione per i dipendenti dell’Ente, che stentano oramai a raggiungere, non la terza, ma la seconda settimana del mese e in questo caso il buono pasto rappresenta un’insostituibile ausilio ai già limitati bilanci dei dipendenti comunali.

 

Altra questione per gli scriventi, che riveste massima priorità, per le medesime ragioni espresse sopra, riguarda l’integrazione oraria al personale ex contrattista, ancora in attesa della piena contrattualizzazione, non vorremmo apparire irriconoscenti, siamo consapevoli dell’impegno che questa Amministrazione ha espresso su tale problematica, ma riteniamo concretamente realizzabile nell’odierno contesto un pieno e meritato riconoscimento verso questi lavoratori, che negli ultimi anni, con responsabilità e impegno, hanno saputo far fronte alla pesante eredità lavorativa dei numerosi colleghi andati in pensione.

 

Risulta evidente, che a fronte dei numerosissimi pensionamenti, corrispondano consistenti economie, che potrebbero, seppur nel rispetto dei vincoli delle assunzioni negli Enti Locali, concretizzarsi, già con la proposta di bilancio del 2015, nell’auspicata integrazione oraria (4 ore) occorrente per il full-time, così da chiudere definitivamente e senza ulteriori rinvii, questa lunghissima parentesi di precarietà, garantendo l’auspicata serenità lavorativa ed economica al personale dipendente interessato.

 

Vogliamo infine, evidenziare il malcontento dei lavoratori, determinatosi di recente, a seguito del provvedimento di attribuzione delle mansioni superiori operata da alcuni Dirigenti per gli ultimi due mesi del c.a., anche se apprezzabile, tale l’iniziativa risulta quanto meno estemporanea oltre che poco realistica, non sempre questi slanci amministrativi, riescono a offrire ristoro alle legittime aspettative dei lavoratori e in certi casi, il ricorso generalizzato a tale istituto, genera malcontenti oltre a creare  estrema confusione, pensiamo piuttosto, che il ricorso a tale istituto, debba rappresentare l’eccezione prevista dalla norma, mentre, la dove insistono i presupposti normativi, si dovrebbe procedere all’attivazione di altre misure, di natura permanente, dando così adeguato riscontro alle legittime aspettative di carriera dei dipendenti, evitando il ricorso a saltuari e mortificanti riconoscimenti economici.

 

Per quanto sopra evidenziato, si resta in attesa di risconto alla presente.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it