Ricerche geofisiche: respinto il ricorso del Tar del Comune di Noto

La sezione di Catania del TAR ha respinto il ricorso, avanzato dal Comune di Noto, contro la Regione Siciliana e la società Maurel et Prom Italia per chiedere, previa sospensione immediata, l’annullamento delle autorizzazioni rilasciate dal competente assessorato regionale per eseguire un Rilievo Geofisico in diversi comuni degli iblei, nell’ambito di un permesso di ricerca di idrocarburi.

Il Tar, che ha condannato il Comune di Noto anche al pagamento delle spese, ha respinto l’istanza cautelare ritenendo dubbia la legittimazione dell’Ente ad agire visto che le aree coinvolte dalle attività non sono di sua competenza e, soprattutto, confermando che “non sussistente il periculum in mora, in quanto l’attività prevista consiste solo in un rilievo geofisico e quindi in una mera prospezione senza che vi sia prova che la stessa comporti, allo stato attuale, modifiche dello stato dei luoghi”.

La sentenza fa così chiarezza su alcuni aspetti essenziali nel quadro delle citate indagini geofisiche.
Prima di tutto che gli iter amministrativi si sono svolti nel rispetto delle leggi vigenti, salvaguardando l’ambiente e ogni zona sottoposta, a qualunque titolo, a vincolo paesaggistico e naturale. Si conferma poi l’assoluta assenza di azioni invasive per i comuni del territorio coinvolto che invece potranno avvalersi per il futuro di importanti elementi nel campo della geologia e della geofisica con interessanti risvolti nella ricerca archeologica e culturale. I risultati del Rilievo Geofisico, infatti, saranno un vero patrimonio patrimonio tecnico e scientifico per le amministrazioni locali che potranno essere utilizzati in modi diversi trattandosi di lavori di pubblica utilità.

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