Riaperto il viadotto Himera. Regione assente per protesta

 Riaperto il viadotto Himera lungo la autostrada A19 Palermo-Catania. Il tratto era stato chiuso il 10 aprile 2015 dopo la frana che causo’ il cedimento di alcuni piloni del viadotto nella carreggiata in direzione Catania. Il traffico immediatamente interrotto in entrambe le direzioni tra le uscite di Scillato e Tremonzelli era ripreso 16 novembre 2015 grazie alla realizzazione di una bretella. Dopo 12 messi, i primi passaggi di auto. Alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli l’Anas ha inaugurato il nuovo viadotto.

“Penso che le dimissioni dovrebbero rassegnarle tutti quanti alla Regione, la montagna franata 5 anni fa, che fece sedere i piloni del ponte Imera, sta ancora li’ e non hanno mosso un dito”. Cosi il vice ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ai cronisti, a margine dell’inaugurazione del ponte Himera dopo 5 anni di lavori, a proposito delle dimissioni , respinte dal governatore Nello Musumeci dell’assessore ai Trasporti Marco Falcone che aveva promesso la remissione delle deleghe nel caso in cui l’Anas avesse riaperto il viadotto il 31 luglio come annunciato nelle scorse settimane non credendo agli impegni assunti dopo i tanti rinvii. “Le dimissioni di Falcone poi respinte rientrano in una vicenda stucchevole”, ha aggiunto.

«L’autostrada Palermo-Catania è stata oggi il teatro di uno spettacolo surreale. Hanno imbastito un tentativo mal riuscito di inaugurare in pompa magna un viadotto che doveva essere completato già da oltre due anni, quell’Himera divenuto simbolo di inefficienza e delle trascuratezze di Anas e del Governo nazionale nei confronti della Sicilia».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
«Quella di oggi – prosegue – è l’ennesima trovata volta a distrarre l’opinione pubblica dalla gravi carenze dell’autostrada Palermo-Catania. Anche adesso, però, ai grillini è andata male. Vorrei ricordare, infatti, che loro stessi gestiscono il ministero delle Infrastrutture e quindi l’Anas da ben due anni e mezzo. Certamente ci saremmo aspettati risultati assai più soddisfacenti. Eppure dovremo rimanere ancora qui in attesa, come tutti i siciliani».
«Serviva, invece – continua ancora Falcone –  la nostra sfida, la scommessa sulle mie dimissioni (che ho rassegnato già il 29 luglio) per completare un’opera su cui ci siamo sporcati le scarpe da sempre. Bene, così li abbiamo smascherati. Governo e Anas non hanno più alibi. Stiano adesso sereni: rimarremo vigili e non faremo sconti sui 62 cantieri aperti e sonnecchianti sulla Palermo-Catania, ma anche sulla Palermo-Agrigento, sulla Caltanissetta-Agrigento e sul viadotto Villano, tutte opere lasciate in una vergognosa condizione di abbandono».
foto tratta da TgrRai

 

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