RETI D’IMPRESA

La costituzione delle reti d’impresa sul territorio del comune di Ragusa è di fondamentale importanza alla luce del grave periodo di recessione socio-economica che si registra e dell’incremento del livello di disoccupazione giovanile, e non solo, con cui quasi quotidianamente occorre fare i conti. L’aggregazione tra imprese, attraverso lo strumento del contratto di rete, è una strategia imprescindibile per preservare ed accrescere la competitività delle aziende e dell’area di riferimento. La pensa in questi termini il consigliere comunale Sonia Migliore che, avendo presentato una mozione sulla delicata questione nelle scorse settimane, ha preferito, però, ritirarla e sottoporre all’Aula, invece, una proposta di deliberazione consiliare. “Uno strumento differente e più consapevole, se vogliamo – dice Migliore – per evitare di esporre, con la mozione, una problematica di fondamentale importanza alla logica dei numeri. Altrimenti, avrebbe rischiato di fare la stessa fine delle altre mozioni, vale a dire una bocciatura immotivata. Con la proposta di deliberazione consiliare, attivata anche perché caldeggiata da Confindustria, Cna, Confcooperative e da altre associazioni di categoria con cui abbiamo in mente di organizzare momenti di confronto e di dibattito pubblico, la materia sarà trattata prima in commissione e solo dopo un attento studio la stessa approderà in Consiglio per essere messa ai voti. E’ un argomento legato, naturalmente, allo sviluppo economico. Su cui è fondamentale trovare una piena convergenza d’intenti. Perché non possiamo scherzare sulla crescita economica a maggior ragione in un periodo come quello attuale”. L’idea di un progetto interassociativo, per la prima volta sarebbe caratterizzato dalla creazione di una importante cabina di regia del Comune su una base costituita dalle imprese con la creazione delle cosiddette “Reti d’impresa”. Il coordinamento del Comune consentirebbe la realizzazione di un processo di aggregazione attraverso la stipula di contratti di rete per le imprese industriali, artigiane, agricole, commerciali e turistiche. Percorso che potrà essere intrapreso con un protocollo d’intesa tra Comune e associazioni di categoria. Sono previste, in particolare, sei azioni per attuare la collaborazione tra le organizzazioni e il Comune: il lancio del progetto, mediante un workshop; la formazione interna, per la creazione di un gruppo di coordinamento; la formazione delle imprese e i rapporti con le banche, per organizzare e realizzare corsi di formazione e manager di rete locali; l’incubatore di reti di impresa, per creare incontri e contratti tra gli imprenditori dei vari settori economici; la creazione delle reti vere e proprie; la creazione di uno sportello “Retimpresa permanente”, in seno al Comune, di informazione, consulenza e gestione della rete. “L’ipotesi del progetto, così come la stiamo presentando – aggiunge Migliore – potrebbe immaginare quattro grandi settori di filiera. E’ chiaro che stiamo cercando di portare sul nostro territorio il modello di una esperienza che ha già funzionato per il verso giusto in altre zone del Paese con la possibilità di accedere per le stesse Pmi ad un numero superiore di contratti. Riteniamo che in questa fase così difficile per la nostra economia si tratti di uno strumento che ci aiuterà a venire fuori dal tunnel”.

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