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Respect Sicilia: un gruppo di giovani crea mappa collaborativa per segnalare i rifiuti abbandonati. La provincia di Ragusa è messa molto male
09 Ago 2022 09:23
“Siamo sinceramente e profondamente colpiti da ciò che abbiamo avuto modo di testimoniare e di osservare tramite le segnalazioni che abbiamo ricevuto in pochi mesi – sottolineano i ragazzi che hanno creato la mappa interattiva – La mappa condivisa nasce dall’esigenza di molti enti e comuni di mappare le aree interessate da micro-discariche abusive. Leggendo i giornali troppo spesso abbiamo riscontrato dichiarazioni relative alla mancanza di strumenti per l’individuazione ed il recupero dei rifiuti abbandonati (noi, nel nostro piccolo, abbiamo dedicato tempo ed idee alla generazione di uno strumento che risolva quantomeno il problema dell’individuazione appunto).
Puntiamo soprattutto sui siciliani, sull’effetto di scala che un’idea di questo tipo potrebbe avere ed avremmo intenzione di proporre una bozza di progetto alla Regione Siciliana ed all’assemblea dei Comuni siciliani per istituzionalizzare questo strumento e renderlo un mezzo di comunicazione fra i cittadini e le pubbliche amministrazioni.
Tutti i riferimenti dell’iniziativa qui https://lnk.bio/respect_sicily
A ciascun punto in mappa è associato un livello di gravità, classificato come segue, dove per Rifiuti Raccolti si intendono i rifiuti raccolti da associazioni di volontariato e non da canonici servizi di raccolta.
Le segnalazioni pervenute sono ormai moltissime e tutte visionabili gratuitamente, senza registrazione di alcun account, direttamente cliccando sui singoli punti presenti sulla nostra mappa collaborativa.
Abbiamo inoltrato con cadenza regolare tutte le segnalazioni al Ministero della Transizione Ecologica, Procure della Repubblica e Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti.
I comuni, hanno iniziato finalmente a protocollare alcune delle nostre richieste ed i nuclei operativi ambientali dei Carabinieri hanno in qualche caso risposto inoltrando le nostre segnalazioni alle caserme dei carabinieri di competenza per verifiche, avviando così un procedimento formale.
Noi continueremo nell’intento di dare alle autorità accesso ad uno strumento totalmente gratuito e flessibile che agevoli l’azione tempestiva e mirata degli organi di competenza. La nostra iniziativa non dovrebbe restare celata o relegata ad una piccola nicchia di utenti su una piattaforma social”.
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