REPLICA AL CONSIGLIERE SALLEMI

Ho letto con interesse la replica odierna del consigliere  Sallemi al comunicato stampa di ieri a firma mia e di Salvatore Di Falco.

Sallemi ha infatti ben pensato, invece di mantenersi sul dato prettamente politico, di avventurarsi in pindarici attacchi personali, dapprima con la manfrina ormai trita e ritrita dell’opposizione frustrata.

Ma, mi viene da chiedere, di che parliamo quando si dice “Capisco il ruolo politico e il fastidio nello svolgere la funzione di opposizione per chi, come loro, è stato al governo della Città per decenni”. Esattamente loro chi? Anch’io? E, di grazia, quando sarebbe accaduto? Sarà che governavo la Città e non me ne sono accorta.

O, forse, è lecito pensare che si continua a rispondere, con mal celata stizza, ad ogni legittimo atto d’opposizione ripetendo a pappagallo lo stesso mantra. Ma, si sa, lo slogan è più semplice del ragionamento personale. Lo capisco.
Si passa, poi, al vero e proprio insulto sulla conoscenza giuridica, che, a dire di Sallemi, sarebbe poco consona alle nostre persone. Salvo, certo, lo stesso citare una deliberazione della Corte dei Conti della Liguria chiamandola sentenza e mostrando scarsa conoscenza  sia delle diverse funzioni svolte dalla Corte stessa, che del concetto di contra legem.

Ma, tralasciando anche questo, resta il dato politico di fondo, l’unico davvero rilevante nonostante il goffo tentativo di mascherarlo tra insulti e slogan: la maggioranza consiliare dimostra, di seduta in seduta, scarsa o nulla autonomia dal Capo.

Ciò è, dopo sei mesi, ormai evidente, poiché, se ne faccia una ragione il consigliere Sallemi, a parlare sono i numeri.

Il dato delle interrogazioni, delle mozioni, degli ordini del giorno presentato autonomamente dai singoli Consiglieri di maggioranza è pari a zero.

Così come è pari a zero la partecipazione, di diversi tra loro, ai dibattiti del consiglio. Ci si limita ad attendere la parola del Sindaco e a conformarvisi pedissequamente, con un sì o con un no, senza apportare al dibattito nessuno spunto costruttivo.

Al netto dello scarso stile degli interlocutori, noi continueremo sempre ad invitare i cittadini a vedere con i propri occhi questo dato: ogni discussione di una certa rilevanza è aperta dall’immancabile intervento del Sindaco, su cui i pochi consiglieri di maggioranza avvezzi a prendere la parola aderiscono in maniera adesiva.
Insulti, critiche ad personam e altri rilievi poco signorili volti allo scontro personale non possono nascondere questa verità amara per la Città.

 

 

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