Rendiconto 2024, un commissario per tre Comuni: Scicli, Comiso e Santa Croce Camerina

E’ il dottor Giovanni Cocco il commissario ad acta nominato dalla Regione che dovrà predisporre tutti gli atti per l’approvazione del rendiconto di gestione 2024 da parte dei Consigli comunali che i tre comuni iblei, Scicli, Comiso e Santa Croce Camerina, non hanno risolto lasciandolo fra le cose da fare. I tre enti locali fanno parte del folto gruppo di 176 Comuni siciliani commissariati dalla Regione inadempienti sull’approvazione del rendiconto. Rispetto allo scorso anno c’è un calo di numero, trenta Comuni in meno rispetto ai 236 dello scorso anno. L’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, lo spiega come “il segnale di una crescente attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, pur nella consapevolezza che il percorso verso la piena regolarità richiede un impegno continuo. L’andamento è incoraggiante e riflette l’efficacia delle nostre azioni di vigilanza e l’impegno prodigato nel dialogo costante con le amministrazioni locali”.

I Comuni commissariati sono 26 nella provincia di Agrigento, 15 a Caltanissetta, 28 a Catania, 10 a Enna, 40 a Messina, 34 a Palermo, 3 a Ragusa, 7 a Siracusa e 13 a Trapani. Commissariati anche i Liberi consorzi di Caltanissetta ed Enna e le Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo.

Firmati i decreti di nomina dei commissari ad acta. Sono funzionari provenienti dal servizio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali che avranno il compito “di verificare la persistenza dell’inottemperanza e, successivamente, di agire con la massima celerità per assicurare l’approvazione degli strumenti finanziari. La loro azione è sostitutiva delle funzioni degli organismi inadempienti e continuerà fino all’approvazione finale da parte dei rispettivi consigli comunali”. Sempre l’Assessore regionale sottolinea come “il rendiconto di gestione è uno strumento essenziale. Non è solo un obbligo normativo, ma la base per la verifica e la trasparenza dell’azione amministrativa di ogni Comune. La legge fissa scadenze precise proprio per garantire la massima chiarezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Il commissariamento è un intervento sostitutivo necessario della Regione, adottato come ultima ratio, dopo aver esaurito ogni tentativo di sollecito. Il nostro obiettivo è garantire la regolarità contabile e la tutela degli interessi dei cittadini, supportando gli enti nel rispetto delle norme e in un’ottica di miglioramento continuo”. Il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto della gestione 2024, da parte degli enti locali in Sicilia, era scaduto lo scorso 30 aprile secondo quanto stabilito dall’articolo 227 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Un obbligo che và rispettato sui tempi di scadenza, pena delle precise sanzioni tra cui il blocco delle assunzioni ed il mancato invio dei dati alla banca dati delle pubbliche amministrazioni.

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