“REGINA MARGHERITA”, L’ASP DICE LA SUA SU UROLOGIA

Continuano le prese di posizione a proposito della chiusura di urologia dell’ospedale “Regina Margherita” di Comiso. Attraverso una nota, l’azienda sanitaria provinciale ha fatto sapere che non è stata operata alcuna soppressione del Reparto di Urologia di Comiso, poiché non esiste nella pianta organica regionale una unità operativa di urologia di Comiso, e dunque non si può “chiudere” qualcosa che formalmente non c’è. Esiste di fatto, chiarisce l’Asp, un servizio di “day surgery”, previsto dal Piano sanitario Regionale, strutturalmente collocato presso il nosocomio di Comiso e funzionalmente legato all’Unità Operativa Provinciale di Urologia.

 

Dunque, l’organico dell’urologia, secondo l’Asp, sarebbe unico e comprende al suo interno il personale medico specialista in urologia che deve partecipare ad una naturale rotazione dei turni per l’ottimizzazione delle prestazioni rese all’utenza e, al contempo, un omogeneo aggiornamento professionale di tutti i sanitari. Ed ancora, si legge nella nota, “i dottori Caruano, Cannata e Iurato, che operano nell’ambito urologico prevalentemente all’ospedale di Comiso, sono stati invitati – da parte del responsabile provinciale prof. Serrao –  ad effettuare, come tutti gli altri dirigenti medici, alcuni turni di servizio presso la U.O. di Urologia a Ragusa, ciò non comportando alcuna sottrazione di funzionalità al “Regina Margherita”. Tale “trasferta” avverrà nei giorni in cui non si tengono sedute operatorie a Comiso, ovvero nei giorni in cui la presenza dei medici non è giustificata presso il nosocomio casmeneo.

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