Refezione scolastica: aumenti a Comiso

Aumenti per la refezione scolastica a Comiso. Il consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta le nuove tariffe. Per le fasce con reddito inferiore il costo del ticket per il pasto giornaliero passa da 70 centesimi a 1 euro; aumenti anche per le famiglie di fascia di reddito superiore.

Bellassai (Pd): “Si appesantisce il carico economico per le famiglie”

I gruppi di opposizione hanno contestato gli aumenti decisi dalla giunta e ratificati dal consiglio comunale. “La giunta Schembari fa il suo regalo alla comunità di Comiso – esclama il capogruppo del Partito Democratico, Gigi Bellassai – l’aumento è in media del 40 per cento per la fascia di reddito fino a 10.000 euro, e del 28 per cento per gli altri. Questo appesantisce il carico economico e indebolisce il valore del reddito già eroso delle famiglie anche alla luce delle nuove povertà che stanno emergendo prepotentemente in città”.

La sindaca Schembari: “Aumenti contenuti. Da febbraio in funzione le nuove cucine”

Per il sindaco Maria Rita Schembari gli aumenti non sono affatto esosi. “Il servizio mensa ha un costo per il comune di 4 euro – spiega la prima cittadina – ma qualunque madre, per il pasto del figlio, non spende meno di 2/3 euro. Gli aumenti erano necessari, ma sono limitatissimi”.

Sullo sfondo, la vicenda del mancato avvio della refezione scolastica a causa dell’inadeguatezza delle cucine comunali. Alcuni forni erano rotti e non si riusciva a garantire gli standard di sicurezza. I lavori per il ripristino delle cucine sono già stati avviati. Il sindaco ha garantito che il servizio mensa riprenderà a febbraio. “Abbiamo scelto di sostituire un solo forno, che era guasto e i fornelli. Inoltre si sta provvedendo alla coibentazione del tetto. Le altre attrezzature le completeremo in estate. L’importante, in questa fase, è garantire la sicurezza dei locali e dei lavoratori che vi operano”.

Le cucine del comune di Comiso si trovano nei locali dell’ex base Nato. Si tratta delle cucine della ex “mensa ufficiali”. Dopo la dismissione della base missilistica, i locali sono transitati al comune e le cucine continuano a funzionare per la preparazione dei pasti dei bambini delle scuole.

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