RECCA ED ANTOCI UN FILM GIA’ VISTO

Apprendiamo da fonti d’informazione on-line che il Presidente della Provincia Regionale di Ragusa ha ricevuto dal Magnifico Rettore, Prof. Antonino Recca, rassicurazioni circa il regolare svolgimento dell’anno accademico in corso, nonostante la persistente insolvenza del Consorzio Universitario Ibleo nei confronti dell’Ateneo catanese.

Fermo restando che, con riferimento all’anno accademico in corso, nulla è mai stato messo in discussione dall’Università di Catania, gli studenti non si sentono minimamente rassicurati dalla circostanza che il Rettore Recca abbia di fatto concesso una proroga delle scadenze di pagamento a carico del Consorzio universitario.

Le continue e patetiche lamentele degli amministratori dell’ente consortile in merito alla presunta impossibilità di onorare puntualmente gli accordi previsti dalla convenzione, a causa del fatto che il Consorzio è un ente “a finanza derivata” e perciò è costretto ad attendere le rimesse dei soci finanziatori, dimostrano a questo punto tutta la loro infondatezza, dal momento che l’Ateneo, non certo da oggi, deve attendere, ed ha atteso, le rimesse del Consorzio per tempi lunghissimi, per poi vedersi costretto, obtorto collo, a concordare transattivamente quanto ad esso spettante.

È un film già visto troppe volte e riteniamo che non esistano più da tempo i presupposti economico-finanziari che giustificano la gestione dei rapporti con l’Università di Catania da parte del Consorzio Ibleo.

Gli studenti, pertanto, confermano il loro stato di mobilitazione, con l’obbiettivo irrinunciabile di ottenere le dimissioni del C.d.a. del Consorzio universitario e la sua messa in liquidazione, con contestuale trasferimento delle competenze inerenti i rapporti con l’Università di Catania agli enti territoriali, Comune e Provincia di Ragusa, affinché venga garantito il radicamento della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, o di quell’altra struttura didattica che verrà deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo e, conseguentemente, il diritto allo studio ed all’alta formazione.

 

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