RAPPORTO ANNUALE DEL COMANDO PROVINCIALE RAGUSA DELLA GUARDIA DI FINANZA

 L’attività operativa della Guardia di Finanza in provincia di Ragusa, nell’anno 2015, in aderenza agli indirizzi ricevuti dall’Autorità di Governo e definiti dal Comando Generale del Corpo con l’individuazione di specifici Piani Operativi, si è sviluppata seguendo tre direttrici strategiche, accomunate dalla precipua finalità della mission istituzionale del Corpo – ossia il presidio del territorio ai fini di vigilanza sulla sicurezza economico-finanziaria – ma perseguite calibrando le risorse operative in relazione alle peculiarità dello scenario socio-economico offerto dalle varie realtà territoriali:

 

·     contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali;

·     vigilanza sul corretto andamento della spesa pubblica;

·     tutela dell’economia dalle infiltrazioni criminali,

nonché assicurando il concorso, con le altre forze di polizia, nella vigilanza sulla sicurezza e l’ordine pubblico della provincia iblea. 

Tale strategia è stata supportata dall’adozione di innovativi schemi investigativi e dall’impiego, nelle attività di intelligence, di strumenti telematici di monitoraggio ed analisi di rischio sempre più evoluti che consentono al Corpo di affinare le indagini volte alla individuazione e disarticolazione dei fenomeni illegali che risultano manifestarsi in misura più grave, dannosa e diffusa, nei vari ambiti locali.

I più significativi esiti di tale operatività, portata a compimento nella provincia di Ragusa con interventi d’iniziativa e/o attivati dalle 247 indagini concluse su delega dell’Autorità Giudiziaria e Contabile, sono di seguito riepilogati distinti per settore.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA E DEL CORRETTO ANDAMENTO DELLA P.A.

La costante lotta “agli sprechi” di risorse pubbliche condotta dai Reparti del Corpo nel territorio ibleo nel 2015, in stretta collaborazione con le varie Autorità di settore, si è concretizzata attraverso azioni operative da cui sono scaturite ben 40 segnalazioni per “danno erariale” all’Autorità contabile.

In particolare, le indagini nel comparto – su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, d’iniziativa o dirette dalla Procura della Repubblica di Ragusa – hanno fatto emergere ipotesi di danno erariale per € 1.672.154, relative a “sprechi” di risorse comunitarie, nazionali o regionali, nonché la relativa responsabilità amministrativa a carico di 25 soggetti e proposte di sequestro per oltre 12 milioni di euro.

La vigilanza sui flussi di spesa pubblica destinati a sostenere lo sviluppo socio-economico del territorio – attraverso aiuti alle imprese ed al lavoro o la realizzazione di opere e la fornitura di servizi, essenziali alla collettività – per preservarli da condotte fraudolente e/o infedeltà di pubblici funzionari / amministratori, si è espressa nella verifica della regolarità delle erogazioni pubbliche in tema di:

·     incentivi alle imprese, per complessivi € 752.844, con 9 indagini concluse segnalando frodi per € 609.529 e responsabilità penali a carico di 13 soggetti;

·     appalti e forniture pubbliche, per circa € 70 milioni  totali, con 2 investigazioni che hanno evidenziato irregolarità su flussi di spesa pari a € 12.378.519 e responsabilità penali a carico di 20 soggetti;

·     spesa sanitaria, previdenziale e per prestazioni sociali agevolate, con 125 controlli dai quali sono emersi 91 violazioni, per un’indebita spesa pubblica di €. 266.695.

Nell’ambito del contrasto alle suddette attività distrattive, particolare rilievo è stato attribuito alle condotte contrarie alle norme a tutela dell’“andamento regolare della Pubblica Amministrazione”, con la scoperta di reati ed altri illeciti di specie a carico di 41 soggetti, di cui 19 funzionari pubblici denunciati per fattispecie penali. Il peculato accertato ammonta a € 195.464.

Contestuali indagini finanziarie e patrimoniali, mirate al recupero delle risorse sottratte con frode alla collettività, hanno permesso il sequestro di valuta e titoli per € 385.950.

CONTRASTO DEGLI ILLECITI DI NATURA FISCALE

Anche le attività ispettive in materia di “Entrate”, nel corso del 2015, sono state orientate nei confronti di quei soggetti che, attraverso azioni volte all’illecito arricchimento e/o conseguimento di indebiti risparmi di imposte, determinano al contempo:

·     la sottrazione di cospicue risorse all’Erario che, sotto forma di contribuzione fiscale, sono destinate a sostenere i bisogni della collettività;

 

·     l’inquinamento dell’economia locale, attuando una concorrenza sleale basata sull’illecito vantaggio tratto dalle condotte illecite, a danno di imprese e professionisti corretti, sui quali peraltro ricadono effetti negativi anche in termini di crescita del carico fiscale.

L’azione nel comparto, portata avanti con 367 investigazioni di carattere fiscale, ha consentito la scoperta di 31 responsabili di 35 violazioni tributarie di rilievo penale.

A carico di 9 di questi “evasori” sono state constatate le condotte illecite più gravi (false fatturazioni e altri artifici, omessa dichiarazione di consistenti imponibili e debiti d’imposta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte).

Ben 46 i soggetti risultati operare abusivamente e/o omettendo di dichiarare la propria capacità contributiva (c.d. evasori totali), mentre sono stati scoperti 12 contribuenti (c.d. paratotali) che hanno dichiarato solo parte della reale operatività fiscale svolta.   

A 30.703.534 di euro ammontano i sequestri di patrimoni e disponibilità finanziarie, effettuati per assicurare il recupero delle imposte evase, mentre le confische eseguite sono pari a 560.812.

 

I controlli a contrasto del lavoro nero, tra cui rientra anche l’accertamento del fenomeno c.d. del “caporalato”, hanno evidenziato responsabilità per 15 datori di lavoro, risultati utilizzare complessivamente 102 lavoratori in nero” o “irregolari”.

Per quanto riguarda il contrasto all’evasione delle accise, sono stati segnalati all’A.G. 13 soggetti responsabili di aver sottratto fraudolentemente a tale imposta prodotti petroliferi per oltre 47 tonnellate e 4 mezzi sequestrati.

 

I 13 interventi eseguiti a contrasto delle scommesse e dei giochi illegali hanno permesso di pervenire al sequestro di 7 apparecchi elettronici destinati al gioco clandestino, con la denuncia di 3 soggetti per irregolarità nell’esercizio di attività di intrattenimento.

 

CONTRASTO AGLI INTERESSI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Il costante impegno del Corpo nell’aggressione delle ricchezze accumulate dai soggetti indiziati o condannati per reati di mafia, si è concretizzato in indagini finanziarie e patrimoniali nei confronti di 8 soggetti, dei loro familiari e/o prestanome e delle imprese agli stessi riconducibili, per un totale di 14 persone fisiche e 2 società.

Sono state proposte per il sequestro ai sensi delle norme antimafia, quote societarie e disponibilità finanziarie, ben 52 beni immobili, 18 beni mobili e 5 aziende, per un valore complessivo di € 31.642.500.

Sono state sequestrate attrezzature e materiale vario, utilizzato per l’esercizio dell’impresa nel settore dell’edilizia, per un valore di € 45.000.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DEL MERCATO DEI CAPITALI E DEI BENI E SERVIZI

In materia di riciclaggio sono state svolte 5 indagini e attività di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 9 soggetti.

Nell’azione di contrasto all’usura, denunciati 15 soggetti, di cui 5 tratti in arresto, con il sequestro di patrimoni e disponibilità finanziarie.

Nelle indagini svolte nei settori dell’intermediazione bancaria e finanziaria sono stati denunciati 8 soggetti, di cui 2 tratti in arresto, nonché sequestrati beni per € 4.060.952.

10 sono state le indagini condotte in materia di bancarotta fraudolenta, che hanno consentito di denunciare 29 soggetti e sequestrare beni distratti con frode alle procedure per il ristoro dei creditori per € 447.400.   

Nell’ambito della lotta alla contraffazione e alla pirateria audiovisiva e informatica, sono stati eseguiti 67 interventi operativi e denunciate all’autorità Giudiziaria 63 persone.

Sequestrati più di 200.000 prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza.

Tolta dal mercato oltre una tonnellata di generi agroalimentari contraffatti o prodotti in violazione alla normativa sul made in Italy.

 

LOTTA AI TRAFFICI DI DROGA, CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E TUTELA DELL’AMBIENTE

Il costante presidio del territorio, con finalità economico-finanziarie, ha consentito di conseguire anche risultati nell’azione a contrasto dei traffici legati:

·     agli stupefacenti, nel cui ambito sono stati sequestrati 38 kg. di hashish e marijuana, 144 gr. di cocaina, nr. 9.664 piante di canapa, 3 mezzi risultati adibiti all’illecito trasporto di stupefacente e denunciati 299 soggetti, dei quali 32 arrestati;

 

·     all’immigrazione clandestina, con 131 soggetti tratti in arresto dalla task force interforze, di cui è parte integrante la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo;

 

·     alle violazioni delle norme che tutelano l’ambiente, con la scoperta di 7 discariche abusive, il sequestro di 3.392 tonnellate di rifiuti industriali illegalmente smaltiti e la segnalazione all’A.G. di 34 responsabili di violazioni penali, di cui un soggetto arrestato.    

 

 

 

 

 

 

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